Il salto della fede del film di Assassin's Creed
Markuz, 14 febbraio 2017


E' passato molto tempo da quando noi di Access The Animus abbiamo alzato le barriere anti-spoiler e siamo entrati nel nostro annuale periodo di"semi-ibernazione" che permette a tutti di gustarsi il prodotto principale targato Assassin's Creed dell'anno senza spoiler da parte nostra. Anche quest'anno abbiamo deciso usare una protezione anti-spoiler almeno fino alla fine di gennaio, anche se il tempo che il film richiede ai fan è infinitamente inferiore a quello mediamente necessario per i giochi, a causa delle diverse date di rilascio del film nel mondo.

L'attesa, però, è finita e con questo articolo possiamo finalmente provare ad analizzare il film che ha scatenato tante discussioni tra i fan e i critici. In particolare, questo articolo non sarà l'unico dedicato al film di Ubisoft e 20th Century Fox sul videogioco, e a meno che la Fondazione Abstergo (....) interferisca, sarà parte di una trilogia dedicata ad analizzare la trama del film e del suo romanzo, il cosiddetto fan service e le cose che ci hanno fatto un po' storcere il naso.

Così tante cose di cui parlare!


Come molti di voi ci hanno chiesto, questo articolo in due parti sarà in gran parte dedicato ad analizzare i principali punti della trama del film e del suo romanzo, che a mio avviso si possono riassumere in 10 punti di discussione. Prima di scavare in profondità in ciascuno di essi, però, mi piacerebbe iniziare con qualcosa che ritengo essere molto importante da prendere in considerazione mentre analizziamo tutto questo.


Il ruolo di Christie Golden e del romanzo del film
Christie Golden
Devo ammettere che mi piace molto tutto quello che Christie Golden ha scritto fino ad ora per la saga di Assassin's Creed (e, leggendo i molti commenti sui social media, lo stesso vale per molti altri fan delle altre saghe per cui ha scritto romanzi, come World of Warcraft e Star Wars). Fino alla fine del 2016 la mia opera preferita di Christie Golden è stata il Manuale dell’Impiegato Abstergo Entertainment e mi è piaciuto così tanto che mi ha spinto a scrivere due articoli dedicati alla sua analisi (potete trovarli qui e qui). Appunto, “fino alla fine del 2016". A metà novembre, è uscito (in lingua inglese) Assassin's Creed Heresy ed è rapidamente diventato il mio romanzo preferito su Assassin's Creed, più di Forsaken e La Crociata Segreta. Il motive principale è che il libro dà l'impressione di essere molto legato al resto dell'universo di Assassin's Creed, con collegamenti e riferimenti che non sono solo gettati lì come Easter Egg (e ce ne sono tanti!!), ma hanno una reale importanza ed un significato per la storia. In Heresy la Golden davvero dimostra la sua conoscenza della saga (con l'aiuto del brand team di AC) e mostra come sia in grado di costruire una storia che si basa su tale conoscenza.

Ecco perché avevo aspettative contrastanti quando ho cominciato a leggere il romanzo del film di Assassin’s Creed dopo averlo visto. Da un lato mi aspettavo che il romanzo aggiungesse dettagli alla storia ed ai personaggi mostrati nel film, mentre allo stesso tempo speravo che non avrebbe aggiunto parti di trama importanti o dettagli fondamentali che erano assenti dal prodotto principale.

So che può sembrare incoerente, ma vi prego di seguirmi. Durante i miei "primi anni" di fan di Assassin's Creed, esattamente come faccio ora, scavavo a fondo in ogni libro ufficiale che potesse aggiungere informazioni alla trama mostrata nei giochi. All'epoca, quando i primi romanzi di AC fornivano tanti elementi non canonici che spingevano i fan a mettere in dubbio anche i nuovi dettagli in essi contenuti, le vere fonti di informazioni aggiuntive e, talvolta, di spiegazioni erano le guide dei giochi. Leggendole, i fan potevano comprendere alcuni dei più complessi elementi delle trame dei giochi. Il più grande e visibile esempio di ciò è stata la guida di AC3
Pagina esempio della guida
di AC3 (Fonte: Gameblog.fr)
che spiegava il finale del gioco attraverso varie pagine mentre il gioco stesso era troppo criptico o non conteneva affatto le informazioni necessarie a spiegare alcuni dei presunti buchi della trama (come Giunone salvò la terra dal brillamento solare, perché aveva bisogno del DNA di Desmond, cosa Abstergo ne aveva fatto del suo corpo, ecc...). Allora, mi sembrava che andasse bene così, che ciò che contava era che le informazioni si trovassero da qualche parte, non importava dove. Ma ora, ripensandoci, ritengo che avere alcuni elementi rilevanti della trama in un prodotto complementare, piuttosto che in quello principale, sia come perdere la possibilità di avere un migliore gioco, film o altro.

E' proprio quello che succede in alcuni casi durante il romanzo del film. Il romanzo, infatti, contiene elementi come - giusto per citarne alcuni - il passato di Aguilar, la relazione tra Aguilar e Maria, il passato di Sofia, la caratterizzazione degli "Assassini" nel presente (non riesco a considerarli Assassini veri e propri, mi dispiace) e questo senza nemmeno considerare le brevi storie dedicate ai loro antenati. Queste parti di trama, secondo me, insieme ad una spiegazione maggiormente dettagliata dei classici elementi di "Assassin's Creed" che ho menzionato nel nostro articolo sulle prime impressioni, sono troppo importanti per essere esclusi dal prodotto principale e la loro assenza nel film potrebbe essere la ragione per cui i critici hanno scritto recensioni prevalentemente negative.

Sarò chiaro, però, penso di poter solo vagamente capire quanto difficile - e costoso - sia lo scrivere una nuova storia (altrimenti i fan si lamenterebbero del fatto che è troppo simile alla serie originale) e al tempo stesso cercare di farci entrare tutti i classici elementi ed il feeling di essere una storia di Assassin’s Creed vera e propria (altrimenti i fan si lamenterebbero del fatto che è troppo diversa dalla serie originale) in un solo adattamento cinematografico. Tuttavia, il punto della questione è che comunque i sopraccitati elementi non sono presenti nel film e sembra davvero essere un'occasione mancata perché tali elementi sono comunque stati ideati, in quanto compaiono nel romanzo, ma non sono presenti nel film, il che mi ha spinto ad avere delle reazioni contrastanti, che hanno fatto seguito alle sopraccitate aspettative contrastanti.

Guardando il lato un po' più positivo, credo anche che il libro svolga anche un'altra funzione. Come avrete visto guardando il film, infatti, questo contiene diverse incoerenze o "collegamenti mancati" con il canon consolidato della saga di Assassin’s Creed. Alcuni sono più grandi di altri, ma per fan accaniti come noi, tutti possono essere considerate come "errori" o per lo meno collegamenti che dovevano essere sistemati. Beh, in questo senso, il romanzo (e quindi Christie Golden ed il brand team di AC) prova davvero a modificare / spiegare alcune delle incoerenze del film e cerca di creare collegamenti alla saga che il film non è stato in grado di rappresentare. Per esempio, tutti i personaggi del film chiamano Abstergo “la Fondazione Abstergo” e
Lo sguardo fisso di
Callum sull'Animus
anche se non viene detto esplicitamente, ho sempre avuto l'impressione che il film suggerisse che fosse il nome del conglomerato Abstergo e non una delle sue branche in quanto Rikkin ne è addirittura il CEO: al contrario, il libro spiega che Abstergo Industries (che non viene mai menzionata nel film) e la Fondazione Abstergo sono due entità separate. Un altro esempio lo abbiamo quando Callum viene messo nell'Animus per la prima volta: il libro afferma che in quel momento Callum sapesse già cosa fosse un Animus e che veniva usato per scoprire i ricordi dell'antenato di qualcuno in modo che Abstergo Entertainment potesse creare dei giochi basati su di essi
Un esempio degli errori nel libro
(che è piuttosto in contrasto con il Callum completamente ignaro del film, ma molto più realistico dal punto di vista della lore di AC). Questi sono solo due esempi, ma se siete interessati a tutte le incoerenze che il film e il libro hanno rispetto agli elementi canonici stabiliti, vi suggerisco di seguirci in quanto potremmo scrivere un articolo sull'argomento in futuro.
Infine, c'è un'ultima cosa che vorrei aggiungere sul romanzo stesso. Come Loomer ha affermato nella sua recensione di AC: Heresy, ha trovato diversi refusi durante la lettura del libro. Usando le sue stesse parole, “Più di quanto sono abituato a vedere in questi libri su Assassin’s Creed”. Devo dire che, anche se onestamente non l'ho notato molto durante a lettura di Heresy, sicuramente me ne sono accorto mentre leggevo il romanzo del film. Si tratta quasi sempre di una lettera sbagliata in una parola, nulla di troppo grave, ma qualche volta succede anche con i nomi dei personaggi principali. L'esempio più clamoroso di ciò è il nome di Aguilar, che è stato scritto sbagliato per cinque volte (almeno nel mio e-book).

Tutto sommato, però, nel bene o nel male, vi consiglio di leggere il romanzo, in quanto spiega alcuni punti della trama che non sono presenti nel film, come vedremo.

Ora basta con le chiacchiere però. Tenendo a mente queste osservazioni possiamo finalmente analizzare a fondo le principali parti di trama del film e del suo romanzo e parlarne approfonditamente. Partiamo dalla parte storica della narrazione...


La relazione tra Maria e Aguilar
C'è “qualcosa” tra Maria e Aguilar, ma il film non riesce a mostrare di cosa si tratti, come ho detto nell'articolo sulle prime impressioni. Il film ci mostra Maria praticamente in quattro occasioni, che ovviamente corrispondono al prologo e alle tre regressioni vissute da Callum. Nel prologo del film vediamo l'iniziazione di Aguilar e Maria è presente nella seconda parte della cerimonia. Pronuncia la versione in spagnolo del Credo dando ad Aguilar le sue due Lame Celate mentre sta ancora sanguinando a causa del dito reciso. Aguilar risponde con “Trabajamos en la oscuridad para servir a la luz. Somos Asesinos” (Agiamo nell’ombra per servire la luce. Siamo Assassini)... e stop. Questa è l'interazione tra Maria e Aguilar nel prologo del film e, anche se sembra molto "fredda" in quanto stanno prendendo parte ad un rito cerimoniale, va molto più in profondità nel romanzo.

...dando ad Aguilar le sue due
Lame Celate mentre sta ancora
sanguinando a causa del dito reciso
Il prologo del romanzo, infatti, ci fornisce già un antefatto su Aguilar e Maria che il film non ha. Dopo che i genitori di Aguilar furono scoperti dai Templari perché questi era riluttante a seguire i loro passi come Assassino, e poi bruciati sul rogo da Ojeda e Torquemada, il ragazzo decise di "salvarsi" rivolgendosi alla Confraternita (origini che ricordano in qualche modo quelle di Arno Dorian). Gli Assassini, tuttavia, all'inizio lo rifiutarono, mettendo in dubbio le sue motivazioni e aspettandosi che si unisse a loro in cerca di vendetta (ancora una volta in modo simile a Unity). Maria fu l'unico Assassino a vedere qualcosa in lui e grazie a lei Aguilar fu in grado di unirsi agli Assassini. Col suo aiuto, Aguilar imparò la storia della sua stripe e fu addestrato secondo i dettami della Confraternita, imparando il Credo e le basi del combattimento (ha anche delle cicatrici come testimonianza di quando era lento o distratto durante l'addestramento). Il libro inoltre afferma che Maria era veloce nel lasciarsi andare alle risate e ancora più veloce ad usare le lame, spronandolo quando era stanco ed elogiandolo quando svolgeva l’addestramento nella maniera corretto.
Tutto questo, che mostra un passato orribile per il giovane Aguilar e l'inizio della sua relazione con Maria, sta passando nella mente di Aguilar mentre lo vediamo andare verso la sua iniziazione.

Inoltre, mentre Maria pronuncia il Credo, il libro mostra Aguilar che la guarda e pensa al loro passato. All'inizio aveva il ruolo di "sorella gentile", ma col tempo divenne "molto di più". Aguilar pensa alla sua risata, al suo profumo ed addirittura ricorda quello che sembra essere stato un bacio che si sono scambiati. Eppure, mentre Maria pronuncia le parole del cerimoniale, Aguilar sa che prima di tutto lei è un'Assassina, legata al Credo e disposta a sacrificare tutto per esso (è un ottimo esempio di quanto forte e "crudele" sia la dedizione degli Assassini spagnoli al Credo, ma ne parleremo più tardi).
Si tratta di una descrizione decisamente migliore del tipo di relazione esistente tra Maria e Aguilar all'inizio del film e ci fornisce delle basi molto più solide per gli eventi futuri della storia (specialmente per quanto riguarda il sacrificio di Maria verso la fine del film).

La successiva interazione avviene nella prima regressione, quando gli Assassini tentano di salvare il figlio del sultano dalle mani dei Templari,
L'arma a forma di stella di Maria
senza riuscirci. Questa sequenza è più o meno ricca di scene d'azione quindi apparentemente non contiene molti elementi su Aguilar e Maria... eppure non è così. Per quel che riguarda il film, a parte l'aver mostrato Maria usare la sua peculiare arma a forma di stella per un attimo e fare un salto all'indietro su una roccia mentre si trovava su un carro in corsa, quello che mi è piaciuto di questa sequenza è stato vedere Aguilar che cercava di salvare Maria e il principe allo stesso tempo mentre lei, gridando “Aguilar! Il ragazzo!”, mostra ancora una volta che per lei il Credo e la missione vengono prima di qualsiasi altra cosa.

Nel libro questa sequenza contiene molti più dettagli che aiutano a contestualizzarla un po' di più (è il 1491, sono passati"pochi mesi"dall'iniziazione formale di Aguilar nella scena precedente). Inoltre, la sequenza presenta un’attenzione molto più grande alla lotta interiore di Aguilar tra il seguire la sua sete di vendetta contro Ojeda e il cercare di compiere la missione che il suo mentore Benedicto gli ha affidato. Una lotta che, ovviamente e purtroppo, non è presente nel film in quanto non viene mai rivelato che Ojeda e Torquemada furono le menti e il braccio dietro la condanna al rogo dei genitori di Aguilar.
Per quanto riguarda Aguilar e Maria, anche il libro fornisce solo poche informazioni su di loro in questa sequenza, che è principalmente dedicata al salvataggio del principe Ahmed. Eppure, qua e là, ci vengono forniti dei dettagli di ciò che sanno l’uno dell’altra. Ad esempio, Aguilar e quindi i lettori già conoscono a questo punto che Maria ha due Lame Celate speciali (una che può essere utilizzata come arma a proiettile e l'altra che presenta una doppia lama). Un altro esempio è la reazione di Aguilar nel libro, quando, nel tentativo di liberare Ahmed dalla sua gabbia sul carro, Maria grida "Aguilar! Il ragazzo!". Sentendo la voce di Maria, infatti, Aguilar si rincuora e questo lo sprona a liberare il ragazzo e a sparare Il "dardo a rampino" dal suo guanto per salvarlo e salvare se stesso. Come sappiamo, però, il successo dura solo pochi istanti, in quanto Ojeda cattura sia loro che Maria.

Questo ci porta direttamente alla seconda regressione, dove Torquemada e i Templari hanno preparato le "autodafé" per bruciare Aguilar, Maria e Benedicto, gli unici tre Assassini rimasti della Confraternita spagnola, come afferma il romanzo in palese contrasto con gli elementi canonici stabiliti in Assassin’s Creed II: Discovery (e non è l'unica differenza con quel gioco).
Questa sequenza è molto importante per il rapporto di Aguilar e Maria, soprattutto a causa di ciò che accade quando vengono imprigionati prima di essere spostati sul palco per il rituale. Effettivamente, mentre i due Assassini discutono di come il sultano Muhammad XII sarà debole e consegnerà la Mela dell'Eden ai Templari in cambio di suo figlio, Maria dice che "l'amore ci rende deboli", non solo un riferimento al comportamento di Muhammad, ma anche molto probabilmenteal suo legame con Aguilar. E' in questo momento in cui i due fanno il loro voto, guardandosi l'un l'altro, fronte contro fronte, mostrando la crudeltà che devono affrontare per il bene del Credo: “Yo sacrificarìa feliz mi carne y mi sangre para que el Credo viviera”(Sacrificherei volentieri la mia carne e il mio sangue - la traduzione nel libro dice "e tutti coloro che mi stanno a cuore" - in modo che il Credo possa continuare a vivere).

Maria ed Aguilar affrontano il loro destino


Con questo voto, entrambi gli Assassini accettano il loro destino di essere bruciati sul rogo e, allo stesso tempo ricordando a loro stessi che sarebbero disposti a sacrificare tutto per il Credo. Eppure, il libro afferma che mentre si guardano, c'è così tanto che Aguilar vorrebbe dire, ma “le parole non erano necessarie. Lei sapeva – ed anche lui”. Dice anche che le catene sono troppo corte e non consentono neppure un bacio finale prima di morire. In generale, il libro non dice quasi mai che i due sono innamorati ... ma è fortemente sottinteso, al contrario di ciò che viene mostrato nel film.

Un'altra importante frase pronunciata da Maria è “Quando oggi morirò, non sprecare lacrime”. Come sappiamo, non ha un significato per questa specifica scena, ma ricordatevela, in quanto sarà fondamentale per la terza regressione.
Come sappiamo, Maria e Aguilar non muoiono durante il rituale, un destino diverso da quello di Benedicto (rendendolo - o non permettendogli di cambiare il fatto che è - uno dei mentori più deludenti della saga). La loro fuga attraverso il salto della fede permette loro di sfuggire ad Ojeda ed alla sua caccia inarrestabile e di arrivare a Granada per tentare di portare a termine la loro missione di fermare i Templari.

Prima di raggiungere il palazzo dell'Alhambra, dove si trovano il Sultano - e la Mela - vediamo Aguilar e Maria sulla cima di una torre e ancora una volta, per la terza volta, la ragazza gli ricorda che le loro vite non sono nulla, dicendo che "Ciò che conta è quello che ci lasciamo alle spalle". E'un'altra frase che mostra come Maria sia pronta a fare di tutto affinché gli Assassini possano compiere la loro missione. A differenza delle altre volte in cui la ragazza ha espresso gli stessi concetti, però, questa volta Maria porge ad Aguilar un simbolo di ciò che ha appena detto: la collana a forma di stella a sei punte che più avanti vedremo nelle mani della madre di Callum. Si tratta di un gesto molto importante, in quanto il libro dice che Aguilar sa che Maria ha ricevuto questa collana dai suoi genitori e ora la sta dando a lui, sostenendo che le loro vite non significano nulla rispetto alla missione che stanno cercando di portare a termine. In un certo senso Maria accetta il destino che sta per compiersi, e, considerando quello che Aguilar prova per lei, questo lo colpisce emotivamente, rendendo la collana "tanto preziosa quanto l'oggetto che cercavano insieme" (la Mela).
Maria dà ad Aguilar la sua collana
Inoltre, la collana stessa è anche un simbolo che rappresenta il Credo che viene tramandato nel tempo lungo la linea di sangue di Callum. Infatti, considerando che si tratta dello stesso tipo di collana che Mary Lynch ha in mano nelle prime scene del film, è fortemente sottinteso che a partire da Aguilar la stessa collana sia stata trasmessa di generazione in generazione fino a quando è finita nelle mani della madre di Cal. Non sarei sorpreso di vederla di nuovo, nel caso in cui il film avesse un seguito con altri antenati di Callum.

Nella scena successiva Maria e Aguilar raggiungono l’Alhambra ed il Patio de Leones e vedono che Torquemada costringe il sultano a cedergli la Mela. Il romanzo afferma che Aguilar spera a lungo che Muhammad rifiuti, essendo lui un alleato degli Assassini, ma si ricorda che non ha giurato come hanno fatto lui e Maria. Questo lo spinge (ancora una volta, nel libro) a tornare indietro al momento prima dell'autodafé in cui lui e Maria hanno giurato di sacrificarsi, se mai fosse stato necessario. Purtroppo, però, non ha tempo per soffermarsi su questo ricordo, perchè decide di entrare in azione subito dopo che Torquemada ha ottenuto la Mela. Ciò che segue è un'altra scena di combattimento che porta ad una classico “Stallo alla messicana” con Aguilar che cattura Torquemada mentre Ojeda cattura Maria. Come accade in molti altri stalli classici, l'eroe deve scegliere tra la missione (e in questa circostanza la sua fede, il suo Credo) e la persona che ama. In questo caso, anche se più volte Maria e Benedicto hanno ricordato ad Aguilar che la missione era tutto ciò che contava (in pieno stile Otso Berg), questi decide di ritrarre la Lama Celata dalla gola di Torquemada. In quel brevissimo momento, non solo Aguilar sceglie Maria, ma sa anche che sta tradendo il Credo, compromettendo la Confraternita e la missione.

Questo è probabilmente il motivo per cui Maria decide di non voler permettere che ciò avvenga e dunque spinge Ojeda ad ucciderla. Maria ha sempre mostrato in tutto il libro e nel film di essere molto più risoluta verso il Credo di Aguilar. Nel compiere questo atto, dunque, non solo lei si sacrifica per il Credo, come ha detto più volte, ma cancella anche il "tradimento" di Aguilar. Naturalmente la decisione di Maria lascia Aguilar a pezzi e lo spinge ad avere finalmente la sua vendetta su Ojeda, che, in un certo senso, si è preso sia la sua famiglia che la persona che amava. Lo scontro, come sappiamo, non volge inizialmente a favore di Aguilar, che è quasi sconfitto dal cavaliere nero e cade vicino al corpo di Maria. E’ qui che si vede che la ragazza è ancora viva ed il romanzo mostra come vedere i suoi occhi e sentire la sua voce per l'ultima volta quando lei sussurra: "Vai .." dia ad Aguilar la speranza per l'ultima volta che lei possa sopravvivere, invano.

L'ultima scena in cui
vediamo Aguilar nel film
Così finisce la storia di Aguilar e Maria. Una storia tragica, come molte altre storie nell'universo di Assassin's Creed, anche se è abbastanza "classica", se non un po'"cliché", considerando che contiene tutti gli elementi classici che si possono trovare in molte altre storie d'amore sul grande schermo. Ho apprezzato, però, il modo in cui il libro ritrae la scelta di Aguilar, perché egli stesso sa di aver commesso lo stesso errore / crimine verso il Credo che sperava che il sultano non commettesse, dando un po'di quella profondità al personaggio che il film non è stato in grado di creare per mancanza di tempo o per via della scelta di concentrare la maggior parte delle regressioni sulle scene d'azione.

Eppure, rimane ancora un'ultima domanda per i fan: se questi ricordi provengono dal DNA di Cal, chi è stata la moglie / compagna di Aguilar e quando ha dato alla luce un bambino che proseguisse la discendenza fino a Callum? L'Assedio di Granada si svolge nel 1491 (anche se il film riporta 1492 come data principale per gli eventi) e il ricordo dell'incontro tra Aguilar e Cristoforo Colombo avviene cinque giorni dopo la terza regressione (come indicato nel romanzo), mentre il film mostra che Aguilar è morto nel 1526. Chi lo sa, forse ne sapremo di più in future...


La rappresentazione del Credo dell'Assassino
Come ho detto prima, sono rimasto sorpreso di vedere una versione molto ... "crudele" del Credo nel film e nel libro. Cercherò di spiegare questa opinione in modo più dettagliato. In ogni episodio della serie il Credo richiede dedizione da parte degli Assassini, che a volte sono costretti a scegliere tra i loro sentimenti e la missione, ma onestamente credo che non si sia mai visto in qualsiasi altro prodotto della saga una tale volontà di accettare l'idea di sacrificio per il Credo come quella che vediamo nel film e nel suo romanzo.

Nelle regressioni, per esempio, la Confraternita richiede ad ogni Assassino iniziato di giurare subito di sacrificare se stessi e tutti i propri fratelli per evitare che la Mela cada nelle mani dei Templari. Un altro esempio è Benedicto che afferma “Nuestras vidas no son nada. La manzana lo es todo” (Le nostre vite non contano nulla, la Mela è tutto) e, naturalmente, la prova principale nella parte storica è costituita dalle parole e dalle azioni di Maria (di cui abbiamo parlato prima), che sono praticamente sempre inclini a seguire e salvare il Credo, non importa a quale prezzo.

Ritengo che questa "crudeltà"
Il nuovo ruolo degli
Assassini e dei loro alleati
o "comportamento fondamentalista" vada di pari passo e sia il risultato della relativamente nuova posizione in cui gli Assassini si trovano in questa nuova storia di Assassin's Creed. Questa volta, infatti, gli Assassini non sono a caccia di un manufatto, ma allo stesso tempo non stanno cercando di evitare che i Templari ne trovino uno prima di loro. Questa volta gli Assassini sono i protettori della Mela e questo significa che tutto quello che vogliono e devono fare è proteggere il manufatto, costi quel che costi. Vedendo la questione in questo modo, il comportamento degli Assassini spagnoli è molto più comprensibile e si rispecchia fortemente negli "Assassini" nel presente.

Infatti, gli Assassini del presente (Mary e Joseph Lynch e i prigionieri del Centro di Riabilitazione della Fondazione Abstergo) stanno ancora una volta proteggendo la Mela, solo che non lo fanno fisicamente come i loro "colleghi" spagnoli. Al contrario, la stanno proteggendo facendo tutto il possibile per evitare che i Templari scoprano la sua posizione che è nascosta nel DNA di Callum ... e nel DNA di Mary.

Proprio così, anche il DNA di Mary. Come Joseph Lynch dice a suo figlio: "È morta affinché il Credo potesse vivere (...) le ho tolto la vita, piuttosto che lasciare che le venisse rubata da quella macchina" e ciò probabilmente significa che se Abstergo l'avesse catturata, l'avrebbe usata per tornare ai ricordi di Aguilar per trovare la Mela (come si può vedere sulla "bacheca con l’albero genealogico" nell'edificio Abstergo, Aguilar viene dal ramo di Mary della genealogia di Cal). Ecco perché, per proteggere la Mela ed il Credo stesso, Mary doveva sacrificarsi. Per completare il suo compito e proteggere la Mela per sempre, Joseph avrebbe dovuto uccidere il figlio, l'ultima persona - in base al film - che conteneva i ricordi di Aguilar nel suo DNA, ma non ci riuscì. Ecco perché Abstergo può tentare ancora una volta di recuperare la Mela quando vengono a sapere di Callum nel 2016 ed è qui ch indirettamente il Credo entra in gioco ancora una volta.

...Abstergo può tentare ancora una volta di recuperare la Mela
Nel Centro di Riabilitazione della Fondazione Abstergo Callum trova altri discendenti di Assassini del passato che vengono tenuti prigionieri nell'edificio. Quando vengono a sapere di lui e vedono che Abstergo lo spinge nell'Animus troppo frequentemente, finalmente capiscono che i Templari hanno trovato un altro modo per arrivare alla Mela e, quindi, ancora una volta, cercano di proteggere il manufatto impedendogli di entrare nell'Animus. E’ qui che avviene lo scontro tra Callum e Nathan, circondati dagli altri prigionieri "Assassini", ma come sappiamo, Callum si libera e dà ai Templari quello che vogliono.

Tutto sommato, questo nuova visione del Credo, anche se molto brutale, segue più o meno l'idea (un po' cliché?) di società segreta che è stata presentata ai nuovi fan / spettatori mentre venivano a conoscenza della Confraternita degli Assassini. Allo stesso tempo, si adatta anche parzialmente agli elementi del canon stabilito, come l'idea di sacrificio che può essere facilmente collegata al principio del Credo che recita "Non compromettere la Confraternita".


Gli “Assassini” del presente e i loro racconti esclusivi
Prima di arrivare a parlare di temi che riguardano solo il presente, che sarà il tema principale della seconda parte di questo articolo, vorrei parlare degli "Assassini" moderni e dei loro antenati, che rappresentano un mix tra il presente ed il passato.

Gli "Assassini" del presente ed i loro antenati
(Fonte: 20th Century Fox ed AC Wiki)


Per essere più precisi, la Confraternita, ovvero l'organizzazione che abbiamo visto nel presente dei giochi e delle diverse pubblicazioni transmediatiche, non compare mai davvero nel film - e in un certo senso è comprensibile in quanto la stessa cosacavviene nel primo gioco della serie (ad eccezione di alcuni riferimenti). A mio parere gli unici Assassini "ufficiali" nel film sono Joseph e Mary Lynch, il padre e la madre di Callum, in quanto sono gli unici personaggi che in realtà appartengono alla Confraternita, anche prima di essere catturati da Abstergo. Viceversa, quelli che vengono (impropriamente) chiamati "Assassini" nel presente sono in realtà le quattro (cinque?) cavie / pazienti della Fondazione Abstergo che per caso hanno degli antenati Assassini e cercano di seguire Callum nel suo percorso per diventarlo (il romanzo in alcuni casi suggerisce che tutti gli altri detenuti hanno avuto Assassini tra i loro antenati). Come ho già detto nel nostro articolo sulle prime impressioni sul film, però, questi personaggi non vengono in realtà sviluppati nel film, mentre il romanzo dà qualche dettaglio in più su di loro, sul rapporto che hanno l'uno con l'altro, le loro motivazioni, e, naturalmente, il loro collegamento al loro principale antenato attraverso un breve racconto originale. Eccoli, in un breve elenco:

  • Moussa, discendente di Baptiste da Assassin’s Creed III – Liberation

  • Lin (o Linn come viene scritto nel libro “Into the Animus”), discendente di Shao Jun da Assassin’s Creed Embers e Assassin’s Creed Chronicles: China

  • Nathan, discendente di Duncan Walpole da Assassin’s Creed IV Black Flag

  • Emir, discendente di Yusuf Tazim da Assassin’s Creed Revelations

  • Lara (?) – parleremo di lei alla fine di questa parte dell'articolo


Moussa, l'ingannatore

Moussa in una delle sue espressioni
più calme e posate, che non è
mai apparsa nel film
Partiamo dal primo e più sviluppato "Assassino" del film, Moussa. Durante la campagna marketing per il film, è stato descritto come il “trickster”, l'"ingannatore", e mentre questo non è sempre visibile in tutto il film, ci sono occasioni in cui è in grado di fare alcune battute divertenti e allo stesso tempo ingannare le guardie Abstergo e far fare loro quello che vuole. Gli esempi più evidenti del film sono battute come "Può scegliere dal menu, ma raccomandiamo il pollo" e il fatto che rubi le bombe fumogene da una vetrinetta per iniziare la ribellione, ma ci sono molti altri riferimenti nel romanzo e nel libro Into the Animus, a partire dal suo passato.

Secondo il romanzo, prima di essere catturato Moussa era un "semplice ladro di strada" ad Atlanta, che di solito commetteva crimini semplici ma qualche volta era arrivato al punto di uccidere delle persone per ottenere quello che voleva e tutto questo senza essere mai scoperto dalla polizia. Dopo essere stato catturato da Abstergo ed essere entrato nell'Animus, però, le sue capacità "erano aumentate di mille volte", soprattutto in termini di manipolazione e controllo delle persone. Essendo un discendente di un Assassino traditore, in un primo momento i detenuti non si sono fidati di Moussa ed avevano ragione, in quanto faceva ciò che i Templari gli chiedevano mentre era nell'Animus, proprio come Baptiste aveva fatto con i Templari in Liberation.

La "Lama Celata di
influenza vudù" di Moussa
Per quanto riguarda ciò che viene detto nel libro Into the Animus, Moussa dovrebbe essere in possesso di una lancia vudù di osso (che ha), una Lama Celata di influenza vudù che spara dardi avvelenati(che non appare mai nel film), una bandoliera con bombe fumogene (anche questa non compare nel film) e l'Artiglio della Tigre, la piccola arma a quattro artigli mostrata nel film, che secondo l'armaiolo Tim Wildgoose è "qualcosa che i Ninja utilizzavano per appendersi sulle facciate degli edifici per lunghi periodi di tempo. Ha funzionato per Baptiste perché è una sorta di collegamento ad un grande felino africano". Sto ancora cercando di capire cosa intendesse...

Il racconto breve delle sue regressioni nell'Animus avviene più o meno in questo periodo e parla della reazione di Baptiste dopo che François Mackandal, il Mentore della Confraternita di Saint-Domingue, era perito nel tentativo di avvelenare i coloni, e dopo che il suo amico di lunga data Agaté lo aveva abbandonato per recarsi in Louisiana e cercare la sua amata Jeanne (futura madre di Aveline).

Baptiste si sente tradito da Agaté ed è ora da solo, senza un Mentore e così decide di radunare i suoi seguaci per un rituale vudù, per fare in modo che I "loa" (gli spiriti del vudù praticato ad Haiti e in Louisiana) dicano loro
Render in HD di Baptiste
(Fonte: AC Wiki)
cosa debba fare Confraternita per andare avanti. Il romanzo procede spiegando che Mackandal gli ha insegnato i meccanismi alla base di quella che sembrava essere magia, ma non lo era in questi riti, e così, in questa specifica occasione, Baptiste droga tutti i suoi seguaci facendo loro bere rhum “corretto”. Egli stesso beve una "pozione" (una miscela di erbe e di una tossina velenosa), ma mentre lui e Mackandal erano sempre riusciti a creare artificialmente e controllare la "magia" dietro questi rituali vudù, questa volta qualcosa va storto e Baptiste intraprende un viaggio psichedelico che determinerà come apparirà e si comporterà in Liberation. Nella "visione", infatti, vede Baron Samedi, il signore del cimitero nel vudù haitiano e nientemeno che Mackandal stesso, con un serpente in bocca. Baron Samedi gli chiede di indossare da quel momento in poi la sua"faccia"simile ad un teschio, che si può vedere nel character design di Baptiste, mentre il serpente è un simbolo del "cambiamento di pelle", in quanto Mackandal chiede a Baptiste di diventare come lui, sia mentalmente che fisicamente, per guidare la Confraternita ancora una volta. Questo lo spinge ad arrivare a recidersi il braccio sinistro (per apparire come Mackandal) e, come sappiamo da Liberation, ad iniziare ad usare il suo nome per diffondere la notizia che Mackandal non è morto e per raccogliere più seguaci per il suo culto. Questo, a sua volta, lo porta a essere notato dai Templari e, alla fine, a tradire la Confraternita, come sappiamo.

Questa breve storia è un esempio di ciò che Moussa (e Sofia Rikkin e Abstergo) hanno visto nell'Animus e uno dei motivi per cui il discendente di Baptiste aveva inizialmente seguito i Templari nel presente e non aveva la fiducia degli altri detenuti. A un certo punto, però, Moussa si è reso conto che i Templari ottenevano tutti i benefici dalle sue regressioni nell'Animus e così lentamente è passato dalla parte degli "Assassini". Con il tempo questo lo ha portato a essere in realtà uno degli "Assassini" più affidabili nel complesso Abstergo a Madrid, un uomo che finge di essere uno stupido per ottenere informazioni dalle guardie e a cui molti altri detenuti si rivolgono in caso di bisogno.

Tutto questo, naturalmente, non è mostrato nel film, il che è comprensibile in quanto un tale livello di dettaglio può appartenere solo a un libro. Allo stesso tempo, però, Moussa nel film non sembra l'ingannatore che avrebbe dovuto essere secondo la campagna marketing e che invece si riconosce nel libro, giocando a carte, facendo giochi con le tazze con le guardie, facendo osservazioni sarcastiche e analizzando tutto ciò che lo circonda.


Nathan, l'irascibile

Nathan, interpretato da Callum Turner
Irascibile. Questo è sufficiente per descrivere Nathan sia nel film che nel romanzo. E' il più atletico e il più giovane "Assassino" nel centro della Fondazione Abstergo a Madrid, e, forse a causa di ciò, viene presentato come quello più preoccupato / terrorizzato che Callum possa portare i Templari alla Mela e che decide pertanto di agire contro di lui e attaccarlo. Questo può essere visto nel film quando Nathan nella sala comune dell'edificio Abstergo cerca di strappare la mela (il frutto) dalle mani di Cal e ancora di più quando lo attacca prima della sua regressione volontaria, urlando "Ucciderai il Credo!".

Anche se Nathan appare sullo schermo per un lasso di tempo appena sufficiente, il film non fa un lavoro perfetto nello spiegare perché il suo comportamento sia così irritabile. Fortunatamente, però, il romanzo aiuta molto in questo senso.
La "balestra da polso
in osso" di Nathan
In effetti, il libro afferma che Nathan si sveglia ogni notte copertodi sudore, assolutamente terrorizzato, a causa dell'Effetto Osmosi, che è più intenso su di lui perché è più giovane rispetto agli altri pazienti e quindi ha meno ricordi personali di un persona che ha vissuto di più. Il motivo per cui Nathan è sempre così, però, non è l'effetto osmosi in sé, ma piuttosto i ricordi che il suo antenato porta con sé. Contrariamente a ciò che tutti credevano, però, l'antenato di Nathan non è Arno Dorian come poteva suggerire l'arma simile alla Lama Fantasma che il ragazzo usa nei trailer. Come indicato nel libro Into the Animus, a quanto pare "la balestra da polso in osso" è stata data a Nathan perché piaceva molto a tutti i membri del team di produzione e sapevano che avrebbe finito per avere una notevole visibilità - anche se non ha nulla a che fare con il suo antenato (?). In realtà, l'antenato di Nathan è Duncan Walpole, l'assassino traditore che Edward Kenway uccide all'inizio di Assassin's Creed IV, che avrebbe dovuto portare una Fiala di sangue ed una mappa contenente l'ubicazione di tutti I rifugi degli Assassini nei Caraibi al Gran Maestro Templare Laureano Torres.

Avendo una persona così spregevole come antenato, Nathan ha vissuto e vive ogni giorno con l'ansia e la sfida di non diventare come il suo antenato, e il sospetto che ogni nuovo arrivato potrebbe essere come lui (cosa che, ovviamente, proietta su Callum).
La breve storia dedicata a Walpole, poi, è un perfetto esempio dei ricordi che Nathan ha rivissuto e che lo hanno fatto diventare così. In essa vediamo Nathan vomitare due volte e non voler tornare nell'Animus per vedere i ricordi di Walpole, ma sceglie comunque di farlo per evitare di diventare come i pazienti nella Stanza dell'Infinito / Infinity Room (la stanza in cui Joseph Lynch è confinato insieme agli altri pazienti che hanno perso la identità).

Nel ricordo, che si svolge a Londra nel 1714, vediamo Duncan Walpole, Maestro Assassino, che mostra il peggio di sé: continua a pensare a bere ed "essere un cliente abituale del bordello locale" e frequentare il bull-baiting (una forma di "intrattenimento" in cui dei cani appositamente addestrati tormentavano un toro) o combattimenti tra galli. Allo stesso tempo, il libro dice che Duncan è meno idealista verso il Credo e i suoi principi e si è anche arrabbiato quando scopre di essere stato convocato dal suo mentore, Philip Randall. Quando lo raggiunge, Randall lo critica per essere sempre "inaffidabile, imprevedibile, irriverente e ubriaco la metà del tempo" e per essere cambiato negli ultimi 13 anni, da quando è entrato a far parte della Confraternita. Randall prosegue dicendo che, in quanto Assassini, agiscono nel buio e quindi non hanno i loro nomi incisi sulle targhe o statue erette in loro onore. Dice "I nostri nomi non sono importanti. Tutto ciò che conta è quello che ci lasciamo alle spalle", che è molto simile all'affermazione di Maria "Le nostre vite non significano nulla. Ciò che conta è quello che ci lasciamo alle spalle" all'inizio della terza regressione di Callum.

Ah Tabai, concept da
Assassin's Creed Memories
(Fonte: AC Wiki)
Purtroppo, questo non fa breccia nel cuore di Walpole. Egli in realtà è ancora più scioccato quando Randall gli comunica la sua prossima missione: andare nei Caraibi e rafforzare il legame con la Confraternita locale per aiutare il mentore, Ah Tabai, a trovare un Saggio e continuare il proprio addestramento con lui. L'allusione al fatto che Walpole debba ancora essere addestrato - da un "primitivo" tra l'altro - è ciò che irrita di più Duncan, ma c'è di più per quel che riguarda la sua missione. Come dice Randall, durante il lavoro "ufficiale"di Walpole presso la Compagnia delle Indie Orientali (società che gli Assassini credevano avesse attratto alcuni Templari nei suoi ranghi), questi ha attirato troppo l'attenzione e così deve lasciare la città. Randall conferma anche che Henry Spencer, uno dei nuovi membri della Corte dei Direttori della società, era il Templare che aveva notato Walpole.

Pieno di rabbia ed egoismo, Walpole rifiuta la sua missione, ma Randall dice che confida nel fatto che ci ripenserà e alla fine accetterà.
Concept art di Duncan Walpole
(Fonte: AC Initiates)
"Ribollente di rabbia", Walpole risponde in modo molto sgarbato, "Stai per vedere il mio culo, e puoi baciarlo se ti va", e lascia Randall. Ciò che è interessante è che quella stessa notte cerca di sfogare la sua rabbia su Henry Spencer, nella speranza di capire come sia stato scoperto. Lo segue nella notte, mentre sta camminando in un vicolo buio ... ma è sorpreso nel vedere che Spencer in realtà lo sta aspettando. Infatti, dopo avergli detto che sperava effettivamente che lo stesse seguendo, Spencer fa a Walpole una proposta: unirsi ai Templari e ottenere il riconoscimento e la promozione che non ha mai ottenuto nella Confraternita e nella Compagnia delle Indie Orientali. Naturalmente Walpole accetta, rivelando anche che gli Assassini sono alla ricerca di un Saggio nei Caraibi.

Questa è, infatti, una storia che mostra come i Templari abbiano scoperto del Saggio in AC4 e, naturalmente, come Walpole abbia tradito la Confraternita (facendo finta di accettare la missione di Randall per andare in realtà nei Caraibi per i Templari). Devo dire che, anche se Walpole viene descritto come uno dei personaggi più spregevoli e orribili della saga, questo è il mio secondo racconto breve preferito tra quelli scritti per il romanzo, perché raggiunge in realtà lo scopo di far odiare al lettore questo personaggio mentre, allo stesso tempo, spiega alcuni dettagli dietro l'inizio della storia di AC4.

Tornando al film, questo è il tipo di ricordi che Nathan ha rivissuto e che deve combattere nella sua mente per evitare di diventare come il suo antenato. E'per questo che, solo nel romanzo, la morte di Nathan durante la ribellione al Centro di Riabilitazione della Fondazione Abstergo può avere un significato: infatti, il ragazzo viene ucciso combattendo lealmente per gli Assassini, finalmente liberandosi della sua paura di diventare come il suo antenato. Ancora una volta, però, tutto questo non c'è nel film, il che significa che gli spettatori al cinema non sono arrivati a conoscere il passato e le paure di Nathan e quindi probabilmente non hanno trovato alcun significato o avuto alcuna reazione emotiva alla sua morte, in modo molto simile a quello che è successo con Emir, come vedremo.


Lin... la taciturna?

Lin ed il suo miglior tentativo
di fare gesti all'italiana
Cercherò di essere breve su Lin ... perché non ho molto da dire su di lei. E questo perché lei non ha molto da dire su se stessa. Sono abbastanza sicuro che non parli mai nel film e tutto ciò che fa è guardare Michael Fassbender da vari angoli del complesso (sono sicuro che molte altre signore avrebbero fatto la stessa cosa al suo posto, ma comunque...). Oltre a questo, la vediamo combattere per ottenere una balestra, risalire il braccio dell'Animus e rubare una Lama Celata da piede (che è in realtà l'unica cosa che la lega alla sua antenata Shao Jun). E questo è tutto. E lei è una dei due"Assassini" che gli autori hanno scelto di salvare e far fuggire con Callum. Onestamente, avrei preferito Emir o Nathan.

Il romanzo e l'artbook Into The Animus , però, possono ancora far luce sul personaggio. Lin è una ragazza cinese taciturna che, andando nell'Animus e vedendo i ricordi della sua antenata, Shao Jun, ha sviluppato una predilezione per la danza con i nastri (in effetti, Lin vede i ricordi di Shao Jun dai suoi primi giorni come spia e ballerina per l'imperatore Zhengde). E'grazie a questa passione che ho potuto almeno apprezzare una delle scene del romanzo con Lin: la scena della danza coi nastri poco prima dell'inizio della ribellione nel complesso della Fondazione Abstergo. Proprio prima che Moussa lanci le bombe fumogene, infatti, il romanzo racconta di Lin che va nella sala comune con i suoi nastri (che Abstergo le ha permesso di tenere) e comincia a ballare, "i nastri rossi fluttuavano come fiumi animati di sangue in cerchi ed ondulazioni mozzafiato". Questo fornisce la prima distrazione che scatena la rivolta che abbiamo visto tutti
Shao Jun e Zhang
(Fonte: AC: Wiki)
nel film.

Oltre a questo, però, e un paio di riferimenti al fatto che l'Effetto Osmosi per Lin è più simile a sentire "lo spirito della sua antenata che dimora nel suo corpo", a mio parere, non c'è altro da dire sull'"Assassina" cinese nel presente.

Anche il racconto dedicato a Shao Jun mi è sembrato il più piatto tra quelli apparsi nel romanzo. Ci mostra una Shao Jun dodicenne mentre si confronta con Zhang, sua amica e anche concubina dell'imperatore che poi diventerà la seconda moglie dell'imperatore Jiajing, come mostrato in Assassin's Creed Chronicles China. A Zhang non è mai permesso di uscire dall'harem, mentre Jun può farlo perché l'Imperatore Zhengde la usa come ballerina e spia. Così, Jun continua a raccontare alla sua amica come sia il mondo al di fuori dell'harem, con alcuni riferimenti alle Otto Tigri, il gruppo di Templari che è apparso in Chronicles China, e alle sue esperienze di danza. Questo è più o meno tutto: il racconto ci mostra dove Lin ha sviluppato la sua passione per la danza coi nastri, mentre ci fa capire il rapporto tra Shao Jun e Zhang, prima che si evolvesse in quello che è stato mostrato durante gli eventi di Chronicles China.


Emir, il saggio

Emir in una scena di
combattimento alla fine del film
Emir mi ha sempre dato l'idea di essere il leader degli "Assassini" nel presente. Non so perché, visto che sono abbastanza sicuro che non ci siano riferimenti, almeno nel film, in quella direzione. In ogni caso, Emir viene caratterizzato male nel film, in modo molto simile, in linea di massima, agli altri "Assassini", dato che sono pochi I momenti in cui compare sullo schermo. Degna di nota è la scena in cui dà una mela a Callum nella sala comune dell'edificio Abstergo, simboleggiando che la Mela dell'Eden è nelle sue mani, e così il suo destino e il destino del libero arbitrio. Questo è, per lo meno, un po'strano, in quanto gli "Assassini" non dovrebbero essere a conoscenza a questo punto dell'identità dell'antenato di Callum e di quello che ha fatto. Appena prima di questa scena, infatti, Emir e Moussa discutono sugli antenati di Callum, dicendo "Non sappiamo chi è, quello che è. E' un uomo pericoloso" e "Dagli un po'di tempo Emir, quell'uomo potrebbe ancora avere un po' di sangue nobile in lui"(entrambe le frasi sono forse parte di un dialogo più grande che appare nel romanzo).
L'altra scena che mostra Emir nel film è, ovviamente, quella del suo contributo alla ribellione, col suo ingresso nella sala di controllo per permettere agli altri "Assassini" di raggiungere la sala dell'Animus e Callum, ed il suo successive sacrificio. Anche in questo caso, come accade con Nathan, nel film la morte di Emir, a mio parere offre poca o nessuna emozione allo spettatore, perché è stato dedicato pochissimo tempo a descrivere il personaggio e il suo passato (e il suo antenato), facendo sì che gli spettatori non si attaccassero emotivamente a lui.

Nel libro è descritto come un uomo calmo ed equilibrato, che condivide i suoi pensieri con i suoi compagni "Assassini" e gli viene consentito, essendo anche incoraggiato da Abstergo, di curare il suo giardino (in modo simile a Lin a cui è permesso di danzare coi nastri). Il romanzo e l'artbook Into theAnimus non aggiungono molti dettagli su Emir, ma quando lo fanno, creano alcuni bei paragoni tra lui e il suo antenato, Yusuf Tazim.

Yusuf in tutta la sua gloria
Il libro Into the Animus, per esempio, cita tutte le armi che Emir avrebbe dovuto utilizzare nel film, ma purtroppo, se non sbaglio, non sono mai apparse: pugnali da lancio a forma d'aquila sulla spalla, un arco e una freccia di ispirazione islamica e Lame Celate in stile islamico.

Per quanto riguarda il romanzo, dice che Emir era cresciuto senza genitori, passando da famiglia affidataria a famiglia affidataria, mentre le sue nuove famiglie si tenevano per loro il denaro destinato al suo mantenimento. Questo è molto simile a quello che era successo a Yusuf, cresciuto senza padre (il quale viene anche menzionato nel breve racconto su Yusuf). Quando Yusuf si unì agli Assassini, divenne velocemente "quasi un genitore per i membri più giovani", e ciò è esattamente quello che Emir ha cercato di fare con gli altri detenuti dopo essere stato catturato da Abstergo e dopo aver assistito ai ricordi del suo antenato. Il libro prosegue dicendo che Emir si sente onorato e orgoglioso di avere un antenato del genere al punto che vuole essere e comportarsi come lui, un intento in forte contrasto con quello che Nathan sente per il suo antenato.
Questo legame molto forte con il suo antenato fa sì che Emir nel romanzo sia pronto ed orgoglioso di sacrificare se stesso nella sala di controllo in modo che gli altri "Assassini" possano raggiungere Callum nella sala dell'Animus e combattere per la loro vita. Dunque, Emir è fiero di morire come il suo antenato, sopraffatto dai Templari durante il tentativo di proteggere le persone a cui teneva.

La breve storia dedicata a Yusuf, pur essendo importante per creare un collegamento tra Emir e l’Assassino ottomano, è più una piccola lettera d'amore ai fan AC e ai fan di Yusuf ed è per questo che è la mia preferita tra quelle scritte per il romanzo del film. Parla dei primi anni di Yusuf, prima che questi sia trovato da Ishak Pasha e venga fatto entrare nella Confraternita, ma è sorprendentemente coerente con il database di Assassin's Creed Revelations (complimenti a Christie Golden e al brand team di AC).

Infatti, all'inizio vediamo Yusuf all'età di otto anni trasferirsi dalla sua città natale, Bursa, a Costantinopoli,
Il panorama che stava aspettando
Yusuf quando è partito dalla
sua città natale
con la madre Nalan, una pasticciera. La vita a Costantinopoli non è facile e presto Yusuf scopre che, anche se i Kemalpasa di sua madre e tutti i dolci che prepara sono "i migliori (...) che chiunque abbia mai assaggiato" non riesce a guadagnare tanto quanto riusciva a ottenere a Bursa. Ecco perché, mentre consegna i dolci, Yusuf sviluppa capacità di freerunning (vede anche "corde che si estendevano da costruzioni più alte a quelle più basse") e borseggio, per permettere a se stesso e a sua madre di sopravvivere, senza che lei lo sappia.
Una notte, però, dopo aver rubato da una ricca signora, Yusuf viene attaccato da un ragazzo più grande, che gli dice che durante il furto aveva visto solo i bei vestiti della signora, ma non i lividi sul suo volto. Vedendo che il ragazzo più grande, di nome Davud bin Hassan, stava solo cercando di aiutarlo, Yusuf decide di ascoltare quello che ha da dire. Davud gli dice che lo conosce e vorrebbe reclutarlo e insegnargli come sopravvivere a Costantinopoli. Anche se sembra un "proto-reclutamento" nella Confraternità, Davud sta in realtà chiedendo a Yusuf di far parte di un gruppo di bambini che "che si guardano le spalle l'uno con l'altro" a Costantinopoli, in particolare nella zona del Bazar. Yusuf decide quindi di accettare l'offerta di Davud e torna indietro insieme a lui per incontrare la donna e restituirle il denaro che aveva rubato.

Cinque anni più tardi, durante le celebrazioni dell'Hidirellez, Nalan decide che è il momento di dire a Yusuf di più su suo padre. Effettivamente, Yusuf non aveva mai conosciuto suo padre e sua madre aveva sempre tenuto segreto tutto su di lui, fino a questo momento. Gli dice che suo padre la aiutava nella preparazione dei Kemalpasa, ma aveva fatto anche"altre cose". Aveva combattuto gli Ottomani e "altri che cercano di dominare e controllare le persone" (naturalmente i Templari). Come accennato nel romanzo, Nalan non dice nulla a Yusuf su Assassini e Templari per non violare i giuramenti fatti da suo padre, ma gli dice comunque che è morto e che solo pochi oggetti gli appartenevano le sono state restituite. Tra queste, Nalan porge a Yusuf un oggetto avvolto in un panno di seta color verde acqua: la Lama Uncinata di suo padre. La donna la descrive, e non potrebbe essere altrimenti, dicendo che "C'è un uncino, come puoi vedere, e vi è una semplice lama", fornendogli i suoi primi e basilari principi su come spiegare la lama uncinata...

E' tutto sua madre...


Yusuf è pieno di orgoglio, naturalmente, e dopo aver abbracciato la madre va a fare pratica utilizzando la Lama Uncinata e subito scopre che le corde sopra i tetti della città sono state specificamente progettate per il suo utilizzo (devo dire che vedere Yusuf imparare ad utilizzare la Lama Uncinata è una gioia per gli occhi dei fan).

La storia (e la regressione) fa un salto in avanti fino al 1482, due anni più tardi. Davud ha addestrato Yusuf nella lotta e gli ha presentato altri membri del gruppo. Molti bambini si sono uniti a loro ed altri hanno lasciato il gruppo in tutti questi anni, ma Yusuf e Davud sono rimasti, stando attenti all'interesse della comunità del Bazaar. Questa regressione specifica è importante perché descrive un'attività che Yusuf e Davud non hanno mai fatto prima, e che si rivelerà purtroppo infruttuosa e mortale: irrompere in una residenza privata e rubare tutto il possibile. La ragione dietro a questo gesto è che la settimana precedente un ricchissimo sconosciuto aveva raggiunto il Bazaar, guardato con freddezza alcune bancarelle e nei giorni successivi i commercianti avevano visto che l'affitto era sul punto di quadruplicare (anche il negozio per il quale Nalan lavorava), dimostrando che lo sconosciuto pareva essere il nuovo proprietario della zona del Bazaar.

Per questo motivo, Davud e Yusuf decidono di raggiungere la casa del nuovo proprietario, che si trova naturalmente in una zona vicino al Palazzo Topkapi, mentre lui è fuori per la cena. Mentre gli altri bambini distraggono le guardie, Yusuf accede ai piani superiori della residenza con la sua Lama Uncinata e aiuta Davud a salire. Trovano beni di lusso e gioielli e mettono tutto il possibile nella loro sacca, ascoltando le conversazioni al piano di sotto. Tutto sembra andare per il meglio quando i due giovani sentono una porta aprirsi al piano inferiore e poi una voce con un forte accento avvicinarsi sempre di più per le scale dicendo che i Templari avevano sempre avuto gli occhi sul Bazaar e che ora finalmente hanno alcune bancarelle permanenti (quelle lasciate dai commercianti dopo che i loro affitti sono stati aumentati). Il Templare dice al nuovo proprietario (e ora anche affiliato ai Templari) che diventerà uno degli uomini più ricchi della città e il nuovo proprietario decide di festeggiare con lui al piano di sopra. Le parole Assassini e Templari non
Come indicato in Revelations,
Yusuf è cresciuto usando la sua
Lama Uncinata
significano nulla per Yusuf, ma non appena Davud le sente, immediatamente impallidisce e si mette a tremare, il che significa che conosce entrambe le organizzazioni. È per questo che, mentre tutto sembra perduto per lui e Yusuf, decide in una frazione di secondo di dire al suo amico di scappare con la sacca mentre lui attaccherà i due Templari. Purtroppo l'attacco è infruttuoso e il nuovo proprietario ferma facilmente Davud e affonda un pugnale nella sua gola. Questo sconvolge profondamente Yusuf, in quanto il giovane viene ucciso di fronte a lui in una manciata di secondi, ma all'ultimo momento decide di rispettare l'ultimo desiderio di Davud e fugge per un soffio. È interessante notare che il libro dice che il nuovo proprietario viene trovato morto il giorno successivo e così l'accordo per l'acquisto delle bancarelle viene annullato, alludendo al fatto che in un modo o nell'altro gli Assassini erano in contatto con Davud o almeno stavano spiando quello che succedeva. Da quel momento in poi, Yusuf decide di continuare ad aiutare chi ne ha bisogno mentre cerca di scoprire l’eredità lasciata da suo padre con la Lama Uncinata e preserva il ricordo della croce rossa sull'anello dell'uomo che ha ucciso il suo migliore amico, una spiegazione perfetta che porta alla sua entrata nella Confraternita degli Assassini due anni dopo .



I volubili guardiani della Mela

Ci sono ancora due elementi che mi piacerebbe esplorare sugli "Assassini" del presente. Il primo, ed è una questione che riguarda anche gli altri personaggi del film, è che cambiano idea, senza un motivo, più volte durante il film. Per esempio, per quanto riguarda gli "Assassini", almeno per quello che ho capito, non dovrebbero essere tenuti a sapere cosa sta succedendo all'interno della sala dell'Animus, quindi sembra un po' strano vedere come cambino idea
Emir osserva Callum con sospetto
nei confronti di Callum.

Proverò ad essere più specifico. All'inizio gli "Assassini" hanno dei dubbi nei confronti del nuovo arrivato, il cosiddetto "Pioniere", il che è perfettamente comprensibile, ma allo stesso tempo sembrano sapere che è destinato a trovare la Mela (come detto prima) senza che ci sia alcuna spiegazione a riguardo. Dopo ciò, sembrano sapere che le guardie Abstergo lo stanno trascinando verso la sala dell'Animus e quindi sono convinti che condurrà i Templari alla Mela, ma allo stesso tempo credono, per lo meno per quel che riguarda Nathan, che li tradirà, come se Callum lo stesso facendo intenzionalmente (mentre non ne aveva mai dato prova fino a quel momento). Più tardi, dopo che Callum ha parlato con suo padre e gli ha promesso che troverà la Mela e lascerà che i Templari distruggano il Credo, gli"Assassini" - specificamente Nathan - attaccano Callum cercando di impedirgli di entrare nell'Animus per la terza regressione (un’azione coerente con la loro convinzione che Callum li "tradisca"). Dopo la terza regressione, però, mentre la ribellione infuria nel complesso Abstergo, e prima che raggiungano Callum, il romanzo afferma chiaramente che stanno "arrivando per Cal - il loro fratello", in netto contrasto con ciò che stavano pensando prima della terza regressione di Cal. Anche non tenendo conto del romanzo, gli "Assassini" sono immediatamente pronti a combattere con e per Cal dopo la sua "iniziazione", che, a sua volta, è forse in contrasto con i principi fondamentali del franchise, e anche in contrasto con l'idea di Callum di distruggere il Credo.

Gli "Assassini" combattono con Cal


Tutto sommato sembra che al film ed al romanzo manchino alcuni collegamenti essenziali che potrebbero spiegare il motivo per cui i personaggi cambino idea nel giro di poche ore (cosa che può essere vista in particolare con Callum e Sofia, come vedremo nella seconda parte di questo articolo).


Lara, la quinta “Assassina”, ed il finale alternativo del film

Octavia Selena Alexandru
Questo è il secondo elemento di cui vorrei parlare prima di chiudere il capitolo relativo agli "Assassini" del presente. Mi aspetto che alcuni di voi si stiano chiedendo chi sia Lara, ma quelli che hanno seguito la campagna marketing per il film e le sinossi delle prime anteprime a cui pochi fortunati hanno potuto assistere, potrebbero ricordare il suo nome come parte del cast e della narrativa del film. In effetti, fino alla prima metà del 2016, Lara, interpretata da Octavia Selena Alexandru, doveva essere un personaggio importante nel film, che doveva interagire parecchie volte con Michael Fassbender e doveva anche essere la "preferita" di Alan Rikkin, prima che il suo personaggio venisse rimosso dal film, per ragioni ignote. Ecco una lista di informazioni che possediamo su di lei, in ordine cronologico:

  • 11 agosto 2014: Filmdivider riferisce che secondo le loro fonti: "Nelle scene ambientate nel presente, Michael sarà oggettodi test da parte di un ricercatore di nome Joseph, che fa un po' la parte del cattivo. Michael non sarà del tutto solo, però, in quanto sarà aiutato da un'Assassina di nome Lara. E sembra probabile che chiunque venga scelta per quel ruolo comparirà anche nelle sequenze ambientate nel passato nei panni di un altro personaggio, presumibilmente uno degli antenati di Lara." Potete trovare un nostro report simile a questo link (naturalmente si tratta di un rumor ed è molto probabile che sia basato su una versione dello script molto diversa da quella finale).

  • 7 maggio 2016: Omelete, dopo aver assistito ad una presentazione e proiezione private dei primi minuti del film, riferisce (tradotto): "E la giovane Lara, la preferita di Alan Rikkin, che fa disegni delle riprese delle sessioni di altri "prigionieri" nell'Animus e mantiene il segreto sui veri obiettivi di Abstergo."

  • 12 maggio 2016: 20th Century Fox rilascia il primo trailer del film di AC. Al minuto 1:20 è possibile vedere una quinta "Assassina", insieme a Moussa, Callum, Lin e Nathan. La donna è stata rimossa nei trailer successivi (come si può vedere dal confronto con il Trailer # 2), ed è molto probabile che sia Lara.


  • 19 maggio 2016: Avanti Productions & Management, una società di produzione cinematografica e teatrale che si occupa anche di management di talenti, annuncia sul proprio sito che la propria attrice Octava Selena Alexandru aveva ottenuto il ruolo di Lara nel film di AC e chiede ai suoi lettori di trovarla in questa foto, praticamente confermando che lei è la ragazza che è stata poi rimossa da questa scena nel trailer.

  • 20 maggio 2016: Jeuxvideo.com pubblica un report della sua visita sul set del film di AC. Nella nostra traduzione e sinossi dell'articolo abbiamo scritto: “Abbiamo fatto sì che quasi non ci fossero finestre. Le uniche stanze con una finestra sono la camera in cui si trova Lara e l'ufficio del Dr. [Alan] Rikkin. Naturalmente, nelle loro celle, i detenuti hanno un lucernario che porta luce naturale, ma non c'è alcuna possibilità che si vedano o parlino tra di loro" e “I giornalisti della fonte, insieme ad altri rappresentanti della stampa britannica, hanno guardato una scena del film, mentre veniva girata, in cui i personaggi di Callum Lynch e Lara, interpretati rispettivamente da Michael Fassbender e Octavia Selena Alexandru, erano in piedi faccia a faccia, separati da una grande finestra trasparente. Non si potevano sentire i suoni, ma sembrava che la ragazza stesse disegnando Callum nel suo taccuino, mentre questi parlava.” e infine “Da ultima, ma non meno importante: l'adolescente Lara, (interpretata da Octavia Selena Alexandru) che è cresciuta presso Abstergo e conosce tutti i segreti dell'azienda. La ragazza è in grado di disegnare il ritratto degli altri prigionieri, e rimane la preferita del Dr. [Alan] Rikkin. La bambina è stata cresciuta per diventare un membro dei Templari, ma scopre a poco a poco che ha l'anima di un'Assassina ...

  • 10 gennaio 2017: Usatoday.com pubblica una scena eliminata dal film AC, una versione alternativa della iniziazione di Callum alla Confraternita degli Assassini eseguita dagli altri "Assassini" e non dall’ologramma di sua madre. Tra gli "Assassini", possiamo vedere una Nathan sopravvissuto, una Lin che parla (cosa ?!) e un personaggio femminile che è molto probabile che sia Lara (l'attrice le assomiglia moltissimo), pronunciando parte del Credo.


Lara nella scena tagliata


Come più volte segnalato, poi, a quanto pare il personaggio di Lara doveva essere significativo per la storia, essendo prima parte dei Templari e poi unendosi agli "Assassini". La cosa ancora più interessante, però, è che lei non era solo destinata ad avere un impatto sulla storia, ma (insieme a Nathan) faceva parte di un diverso finale del film. Infatti, alla fine del mese di gennaio 2017, ArtofVFX.com ha rilasciato un'intervista con Christian Irles, VFX Supervisor per Cinesite, una delle aziende che si sono occupate del film di AC. Questa intervista, mentre ci fa vedere come l'azienda aveva lavorato sugli effetti visivi della scena finale sui tetti di Londra, ci mostra anche una particolare immagine che allude ad un possibile finale alternativo che è stato poi scartato.


Come si può vedere, questa scena è stata girata o è stata pensata per essere girata con tutti e cinque gli "Assassini" che sarebbero sopravvissuti alla rivolta nel complesso Abstergo a Madrid e che poi avrebbero collaborato a Londra per recuperare la Mela. Peccato che non sia andata in questo modo, apprezzo le storie a lieto fine di tanto in tanto ...

E questo è tutto per la prima parte di questo articolo. Fateci sapere cosa ne pensate della nostra analisi e rimanete sempre sincronizzati con noi per la seconda parte, dove andremo ad analizzare le parti più succose del film e del romanzo come il rapporto tra Callum e la sua famiglia, la scena con Callum e tutti i suoi antenati e, naturalmente, il finale del film!






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