Bastiglia: il simbolo della Rivoluzione
Simonsens, 24 giugno 2014


Tengo a precisare che questo articolo è stato scritto ascoltando ininterrottamente “Everybody wants to rule the world”.

Era tanto che un cinematic trailer di Assassin’s Creed non riusciva a catturare il cuore dei fan per forza visiva e impatto emotivo come quello di Assassin’s Creed Unity. Seppur sia meno rilevante per valutare quanto vedremo nel videogioco, vorrei cogliere l’occasione per analizzare e parlare di quello che viene mostrato in questo breve video e che avrà, sicuramente, una parte come principale evento della trama di questo capitolo.
Un’aquila che sorvola Parigi. Una città immersa ormai nella violenza degli scontri per le strade e nelle polveri della rivoluzione. Qual è l’evento storico che viene riportato in questo video?
La risposta è semplice. Quale avvenimento può rappresentare al meglio questo periodo storico se non il 14 Luglio 1789, giorno in cui vi fu la famosa Presa della Bastiglia? Giorno in cui scoppio la Rivoluzione Francese?


Il popolo francese soffriva la fame e pretendeva che re Luigi XVI trovasse un modo per risollevare le sorti del Paese. La situazione però era assai complessa e riguardava argomenti molto più delicati e profondi del sistema governativo francese. La Francia era notevolmente indebolita ed impoverita dal supporto economico alle truppe americane durante la Guerra d’Indipendenza. Le spese di corte, lo sfarzo e i vizi, inoltre, contribuirono sensibilmente all’aumento delle tasse che, al tempo, venivano pagate solamente dal Terzo Stato, cioè il popolo.
Il 5 Maggio 1789, a causa della situazione e dell'insistenza del Terzo Stato, vennero convocati gli Stati Generali, col tentativo di bloccare l’acceso dibattito politico e sociale. Tale convocazione fa capire quanto la situazione fosse tragica e insostenibile e quanto il tentativo di Luigi XVI di placare il fervore popolare fosse disperato. La convocazione di questa particolare assemblea rappresentava, infatti, un evento straordinario che non si vedeva dal 1614, quasi 200 anni prima. Il problema però era che seppur il Terzo Stato rappresentasse la stragrande maggioranza del popolo (il ceto medio-basso) il suo voto valeva 1/3, esattamente come quello del Secondo Stato (l’Aristocrazia) e del Primo Stato (il Clero). Questo sistema fu studiato in modo tale da non permettere pareggi e situazioni di stallo durante le votazioni, ma allo stesso tempo favoriva incredibilmente il Primo e Secondo Stato che, la maggior parte delle volte, vedevano i propri interessi confluire in un’unica direzione. Fu proprio questo il motivo che spinse il Terzo Stato a chiedere delle modifiche all'assemblea. Fu richiesto di avere un numero maggiore di membri votanti, che la votazione contasse per testa (e non per Stato) e che la riunione si svolgesse in una singola camera con tutti e tre gli Stati (poiché ogni Stato si consultava in una sede separata dagli altri due). Di tali richieste solo una fu concessa e, ovviamente, la più vantaggiosa per il Clero e l’Aristocrazia: l’aumento dei membri. Questo sistema perciò non consentiva alcun cambiamento e non permetteva, quindi, al Terzo Stato di poter superare in maggioranza gli altri due.
Dopo sei settimane di insuccessi e di stasi il Terzo Stato costituì l’Assemblea Nazionale, proclamandosi unico vero rappresentante della Francia e attribuendosi il potere di legiferare in materia fiscale. Il 20 Giugno 1789, Luigi XVI, attuò, inoltre, un’ulteriore azione repressiva e fece chiudere, con la scusa della manutenzione, la sala dove il Terzo Stato era solito riunirsi. I membri, furibondi, di fronte alle porte chiuse del proprio spazio comune,
Il giuramento della pallacorda
si riunirono in una sala vicina adibita al gioco della pallacorda e giurarono di riunirsi in qualsiasi luogo che permettesse loro di dialogare fino a che la Costituzione francese non fosse stata redatta. Questo è il famoso Giuramento della Pallacorda, e da questo momento in poi la Francia non sarà più quella di prima.
Luigi XVI arrivò ad assoldare soldati stranieri per rinvigorire le proprie guarnigioni. Fu una strategia interessante poiché questi, non essendo legati in alcuno modo ai Parigini ed alla loro causa, non avrebbero avuto riserve nello sparare sulla folla. L’11 Luglio, Jacques Necker, ministro delle finanze francesi, in disaccordo con le decisione di Luigi XVI per la sua posizione filo-popolare, presentò le dimissioni e il re, senza molti esitazioni, le accettò. Il giorno seguente la voce sulle dimissioni di Necker si sparsero per la città e questo venne interpretato come l’ennesimo tentativo di repressione nei confronti del popolo. La folla invase le strade con una marcia di protesta a favore di Necker e il re rispose nell’unico modo possibile: schierò le proprie truppe per Parigi con l’ordine di caricare la folla. Tale azione provocò una reazione immediata da parte dell’Assemblea Nazionale che non esitò a minacciare il re stesso. Siamo al 13 Luglio ed il popolo isolò completamente la città di Parigi per impedire alle truppe straniere, chiamate dal re, di penetrare le mura per aiutare la guardia reale. Venne istituita la milizia civile, la Guardia Nazionale.
La mattina del 14 Luglio la folla contava un armamentario di circa 38 mila fucili ed iniziò a dirigersi verso la Bastiglia nel tentativo di impossessarsi della polvere pirica. Di per sé la presa della Bastiglia fu in realtà un’azione utilitaristica e mirata ad abbattere il simbolo dell’Ancien Régime più che un vero e proprio tentativo di conquistare la fortezza. La prigione, infatti, non era di per sé un ostacolo all’insorgere del popolo poiché in quel momento vi erano pochissime guardie e vi erano imprigionate solamente 7 persone: 4 falsari, un’omicida, un uomo che si era fatto incarcerare intenzionalmente e un irlandese pazzo che sosteneva di essere Giulio Cesare. Senza contare che proprio 36 giorni prima Luigi XVI aveva emesso l’ordine di demolirla e di costruire sopra alle rovine una piazza ad essa dedicata. Durante questi eventi è importante ricordare come inizino a delinearsi i profili dei veri protagonisti della Rivoluzione come Danton (che apparirà sicuramente nelle missioni Co-op di Unity) e Pierre-Augustin Hulin, colui che capeggiò la folla verso la Bastiglia.

Ed ora possiamo parlare del cinematic trailer di Assassin’s Creed Unity.

Il trailer inizia presentando una situazione credibile e abbastanza coerente con la storia reale. La folla riempiva la città di Parigi. Prima dell’attacco alla Bastiglia, tra il governatore della fortezza, Bernard-René Jordan de Launay (la vittima del Trailer), e i rappresentati della folla si instaurò un tentativo di trattativa. Un’inesattezza storica nel trailer è quella di mostrare la folla colpita da cannonate provenienti dalla Bastiglia. Questo in realtà non avvenne poiché i cannoni della fortezza non erano attrezzati adeguatamente per sparare e, oltretutto, il rappresentante del popolo chiese a Launay di ritirarli dalla loro posizione in modo da permettere alla folla di percepire le buone intenzioni dell’esercito. La storia, però, ci insegna che, evidentemente, tutto questo non andò a buon fine e verso le 14:00 il popolo, stanco di attendere alle porte della fortezza (e fondamentalmente per svariate incomprensioni), riuscì a penetrare nella Bastiglia. Ma cos’era la Bastiglia esattamente?
Oggi rimangono poche tracce della prigione sul terreno di Parigi in quanto, purtroppo, la demolizione di questa struttura iniziò il giorno successivo alla sua presa. Era una struttura imponente, che incideva sicuramente sul profilo della Parigi di fine ‘700. Voluta da Carlo V, re di Francia, dopo la sconfitta delle truppe francesi nella battaglia di Poitiers nel 1370, per difendere le mura Nord-Orientali (1) durante la Guerra dei 100 anni. La fortezza fu completata nel 1382 e presentava la classica struttura militare europea ad otto torri e mura merlate alte 24 metri. Il trailer rende perfettamente l’estetica, l’inserimento topografico e le proporzioni della fortezza. La Bastiglia, inoltre, era circondata da un fossato e presentava un'unica entrata, collegata ad un terrapieno ed alla città tramite un ponte levatoio (2). Nel XVI secolo il Cardinale Richelieu (proprio quello de “I tre moschettieri”) la convertì in prigione. Numerosi furono i personaggi storici “ospiti” delle sue celle: il prigioniero con la maschera di ferro, Cagliostro, Mirabeau e Voltaire che fu incarcerato ben due volte!


La Bastiglia non era una prigione particolarmente dura, anzi, il vitto era notevolmente migliore rispetto ad altre prigioni parigine. Si ricorda, ad esempio, la “torre della Libertà” dove venivano rinchiusi i prigionieri politici e così soprannominata proprio per il modo in cui era permesso vivere la prigionia ai "carcerati": essi potevano allestirsi la cella, potevano girare per i cortili giocando tranquillamente a bocce. Quello che rese la Bastiglia il vero simbolo dell’oppressione monarchica fu l’alto numero di personaggi incarcerati per impedire a loro di parlare e di esprimersi contro il regime (povero Voltaire).
La dinamica è semplice da ricostruire. La folla parigina (circa 1000 persone) arrivò al ponte della Bastiglia. Un fatto curioso è che per entrare fu davvero necessario arrampicarsi e recidere le funi che tenevano alzato il ponte levatoio, proprio come, ovviamente nel rifacimento, fanno Arno e i suoi compagni assassini. Una volta penetrati tra le mura, i rivoltosi si ritrovarono nel Cortile Grande (3-A)(5), un’ampia corte all’interno della fortezza, in cui ad attenderli vi era la guarnigione francese e le guardie svizzere che non esitarono a sparare sui civili. I morti furono quasi un centinaio ma è importante ricordare un significativo evento che caratterizzò questo scontro e che nel trailer viene omesso per esigenze sceniche. Per la prima volta, infatti, una parte dell’esercito, accumunato dallo stesso furore e dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti della monarchia, si unì ai rivoltosi ed al popolo, combattendo al fianco della folla; un evento veramente memorabile e commovente.

Nel trailer gli assassini cercano di arrivare al Cortile del pozzo (7)(3-C) attraverso il corpo centrale alla fortezza che divide i due ambienti aperti (6)(3-B). Una volta giunti riescono ad accerchiare Launay e lo lasciano al giudizio della folla. Storicamente c’è un’inesattezza: il Governatore, infatti, non si trovava nel cortile posteriore, bensì controllava la situazione dall’alto delle mura perimetrali. Vista la situazione, decise di cessare il fuoco e dichiarò la resa, ma questo non gli valse la salvezza. Fu assalito dalla folla furibonda e condotto al Municipio che non raggiunse mai in quanto, durante il tragitto, fu massacrato a colpi di baionetta, fucilato e decapitato con la propria testa issata su una picca.
Cosa ne fu della Bastiglia? Come detto precedentemente, il giorno seguente alla presa si iniziò un veloce smantellamento della fortezza che durò quasi un anno. Il popolo volle abbattere ad ogni costo il simbolo dell’oppressione e dell’Ancien Régime. Inizialmente si pensò di demolirla con la polvere da sparo ma risultò insufficiente e fu così che i Parigini cominciarono a smantellarla con le proprie mani, mattone per mattone. Oggi la Bastiglia si presenta a noi sotto altre forme: i materiali che la componevano furono utilizzati per lastricare il Pont de la Concorde in modo che il popolo parigino potesse calpestare questo simbolo dell’oppressione tutti i giorni. Un altro utilizzo venne fatto da Pierre-François Palloy, imprenditore francese, che ne vendette i mattoni come souvenir dell’evento.

L’importanza in Assassin’s Creed Unity delle vicende legate a questa costruzione potrebbe stabilire un’implementazione nuova all’interno della saga: la dinamicità storica della mappa. Il fatto che questa infatti scompaia nel 1790 potrebbe conferire alle mappe di AC una carattere dinamico, che segue gli eventi storici. Purtroppo però ho notato che nella demo dell’E3 del single-player ambientata del 1793, durante il regno del terrore, si intravede ancora la fortezza (a sinistra di Notre Dame) ma spero sia una svista dovuta alla natura “demo” del filmato.




Come sempre attendiamo ulteriori filmati e conferme. State con noi!






comments powered by Disqus


SEGUICI SU
FacebookTwitterGoogle+YouTube


PAGINA FACEBOOK


POTREBBE INTERESSARTI

ACUnity - E3 2014



Parigi, prime analisi della città