ACRogue: Una piacevole sorpresa
Sary, 12 dicembre, 2014


Il 19 novembre scorso abbiamo postato sulla nostra pagina Facebook questo post:

E' passata una settimana dal rilascio negli US di ACUnity ed ACRogue. Cosa avete giocato fino ad ora? Senza spoilerare chi non ha ancora giocato, avete gradito il gioco / i giochi di quest’anno?

Abbiamo ricevuto moltissime risposte con le vostre impressioni sui giochi ma, per essere onesti, quelle che ci hanno davvero colpito sono state quelle su Assassin’s Creed Rogue. E, tra tutte queste, una in particolare spiegava la mia personale opinione sul titolo:

Onestamente mi aspettavo di odiare Assassin’s Creed Rogue. Uccidere Assassini? No grazie! Inoltre pensavo che sarebbe stato un modo facile per Ubisoft di fare soldi, una continuazione di Black Flag di poco valore, che l’avrei giocato solo in funzione della storia.

Accidenti, come mi sbagliavo. Rogue è fantastico. Lo scenario è fantastico, ci sono così tanti posti da visitare, è incredibilmente coinvolgente e la storia è bella. Mi piace vedere questo lato della storia. Gran gioco.

Grazie al nostro fan Matt per questo commento che descrive perfettamente la reazione della community a questo gioco.

Con Assassin’s Creed Rogue, Ubisoft ha deciso di fare un salto nell’ignoto usando un playground già conosciuto per costruire una storia completamente nuova. Ha di certo rischiato, perché il gioco aveva diverse caratteristiche che avrebbero potuto annoiare i fan e ho letto queste preoccupazioni nella community per tutto il periodo prima dell’uscita.


“Non voglio uccidere Assassini”
E’ vero che la storia di Assassin’s Creed ha sempre tentato di mostrare Templari e Assassini come due facce della stessa medaglia ma, allo stesso tempo, è anche vero che, probabilmente inconsciamente, abbiamo sempre considerato i Templari come cattivi ragazzi, come il lato oscuro che provava a fermare i nostri virtuosi piani.
Quando Assassin’s Creed Rogue fu annunciato, ricordo che c’erano molti fan che avevano dubbi riguardo la possibilità di creare un gioco dal punto di vista dei Templari, ma, al momento, mi sembra che questo capitolo abbia fatto cambiare idea ai fan.

Penso che con Assassin’s Creed Rogue Ubisoft sia stata in grado di dare ai fan un meraviglioso esempio di quanto sottile sia la linea che divide le due fazioni. In questo gioco ho visto e sentito che non c’è solo il bianco e il nero nella storia di Assassin’s Creed, ma anche innumerevoli sfumature di grigio.
Shay è un personaggio con cui il giocatore può entrare in sintonia quasi immediatamente e il suo tradimento nei confronti della Confraternita porta lentamente il giocatore a guardare agli scopi degli Assassini come a qualcosa di non così puro come era abituato a credere.
E, come se non bastasse, in alcuni momenti del gioco mi è capitato di maledirli per via della loro abilità di nascondersi furtivamente e quasi uccidermi in un istante. I sussurri del multiplayer sono stati lo spunto ideale per rappresentare gli Assassini come nemici perché facevano scaturire quella familiare paranoia di essere osservati e inseguiti che ci ha accompagnato durante i moltissimi match online dei giochi precedenti.

Quindi, da questo punto di vista, questo gioco ha cambiato la vostra opinione riguardo le due ideologie? Avete deciso di unirvi alla causa Templare o siete ancora fedeli agli Assassini? La mia opinione non conta visto che sono sempre stata dalla parte dei Templari, ma voi?


“Sarà solamente un copia e incolla di Assassin’s Creed IV e Assassin’s Creed III”
In un certo senso è vero. Ci sono molte cose che derivano da questi due giochi precedenti: il navigare e potenziare la Morrigan, la caccia con l’arpione, il luogo della tenuta, il cacciare, personaggi come Achilles e Haytham, l’ambientazione nel presente e così via. Dall’altro lato, tuttavia, Assassin’s Creed Rogue ha un’atmosfera completamente diversa. Le tre ambientazioni sono bellissime e sembrano più realistiche dell’open world che abbiamo sperimentato in Assassin’s Creed IV Black Flag: le reazioni del personaggio alle varie situazioni (come il congelamento nell’acqua gelida o il correre lentamente nella neve) aggiungono quel pizzico di realismo che fa apprezzare di più il gioco. Il Nord Atlantico è, senza dubbio, la mia location preferita ma anche la River Valley mi ha dato bellissime immagini di cascate e boschi con luci soffuse e colori. E New York, come detto dagli sviluppatori prima del lancio, è più grande di quella che abbiamo visto con Connor perché in Assassin’s Creed Rogue possiamo esplorare quell’area che in Assassin’s Creed III era stata distrutta dal Grande Incendio di New York.

Un’altra cosa che mi ha sorpreso è stato il fatto che anche i piccoli villaggi sparsi nel mondo di gioco sono un po’ diversi da quelli di Black Flag. In effetti l’area collegata al villaggio e nella quale si devono trovare i collezionabili e i contenuti secondari è molto più grande e non è limitata solo al villaggio. Qualche volta appena dietro le case ci si può ritrovare in uno spazio aperto e l’ambientazione ricorda la frontiera di Assassin’s Creed III.




“Solo sei sequenze… sarà troppo breve!”
Da questo punto di vista non posso dire che non sia vero. La storia principale non è lunga abbastanza per quanto siamo desiderosi di vedere e giocare ma c’è una cosa importante da considerare.
Assassin’s Creed Rogue è stato creato per gli hardcore fan, per quelli di noi che non si perdevano nemmeno una singola memory su Assassin’s Creed Initiates o per quelli che leggevano ogni romanzo di Assassin’s Creed. La storia principale è corta, ma il gioco, nel suo insieme, soddisfa il giocatore anche con i contenuti secondari. E ad essere sinceri, ciò che mi ha davvero catturato del gioco sono stati specialmente alcuni dei collezionabili.

Le Lettere di Guerra, scritte da James Nadiger (già scrittore per Assassin’s Creed Initiates) sono state, secondo me, tra i collezionatili più avvincenti. Per coloro che non sanno cosa siano le Lettere di Guerra, si tratta di collezionatili nascosti per il mondo (alcune possono essere anche recuperate attraverso il mini-gioco della Flotta) in cui Shay può leggere la corrispondenza di personaggi importanti sia della Confraternita degli Assassini sia dell’Ordine dei Templari.
La cosa interessante è che queste lettere ci aiutano ad avere un’idea più ampia della situazione all’epoca e creano un collegamento tra Assassin’s Creed Rogue, i capitoli della Saga Americana (Assassin’s Creed III, Assassin’s Creed IV e Liberation) e l’universo espanso. Forniscono nuovi elementi alla trama che chiariscono alcune delle precedenti storie e qualche volta ci hanno fatto dire “O mio Dio!”. E’ successo anche a voi?

Le Pitture Rupestri… ahhh, le Pitture Rupestri. Sono pitture, come potete immaginare, che Shay trova in grotte sparse per il mondo - piuttosto ovvio, vero? Raccontano una storia antica, una leggenda tradizionale popolare tra le nazioni del nord-est del Nord America (citazione di Susan Patrick, scrittrice di Assassin’s Creed Rogue e prima di Assassin’s Creed Initiates). Non dirò nulla di più a riguardo per evitare spoiler, ma, secondo me, vale la pena cercarle.

Richard Farrese, lead writer di ACRogue
Come al solito, poi, ci sono i Frammenti dell’Animus, ma questa volta, a differenza di Assassin’s Creed IV, sbloccano qualcosa di molto interessante e legato alla trama. Ogni 10 Frammenti dell’Animus collezionati, riceverete un messaggio vocale da qualcuno… che conosciamo bene.


Quindi, almeno secondo me, in questo gioco mi è venuta davvero voglia di trovare i collezionabili e non solo perché stavo cercando di ottenere il 100%. E visto che erano una parte tanto interessante della trama, non è stato noioso viaggiare e cercarli nei numerosi luoghi sparsi per il mondo.

Cosa posso dire di più? Un gioco “breve”, ma con moltissimi elementi della trama nascosti… ma non potevamo aspettarci nulla di diverso da un gioco il cui Lead Scriptwriter è Richard Farrese (o, come lo chiamano i nostri Markuz e Hephaestus, “l'Altissimo”), già scrittore/narrative designer per Project Legacy, Liberation, Assassin’s Creed III, Revelations, ecc… e Editor/Writer per l’Enciclopedia di Assassin’s Creed.

Se dovessi cercare qualcosa che non ho completamente apprezzato dei contenuti secondari è che non sono proporzionati alla lunghezza della storia. Voglio dire che ho passato ore a cercare i collezionatili e, se non fosse stato per loro, non avrei mai esplorato certe parti della mappa. Per esempio, la storia principale non mi ha mai spinto a visitare ogni singolo quartiere di New York, ma solo alcuni: ho esplorato gli altri perché volevo trovare i contenuti secondari, ma per qualcuno meno interessato, metà del mondo sarebbe rimasta sconosciuta. Tuttavia si tratta di una conseguenza dovuta al fatto che la storia è più corta del solito.

Quindi questo mi spinge a chiedervi una cosa: cosa vi è piaciuto di più dei contenuti secondari? Avreste fatto qualcosa in modo diverso?


“Non si farà in tempo ad affezionarsi ai personaggi in un gioco così breve!”
Questo è parzialmente legato al punto precedente. E non sono assolutamente d’accordo. Sono una lettrice di libri compulsiva e mi è capitato di seguire storie lunghissime in cui non entravo in sintonia con alcun personaggio. Altre volte ho comprato libri brevi che mi hanno coinvolta completamente nel loro mondo. In Assassin’s Creed Rogue, si segue una storia bellissima, si è testimoni del cambiamento di direzione che la vita di Shay subisce e ci si affeziona ai personaggi attorno a lui. I personaggi non protagonisti sono numerosi, ma ciò nonostante la storia è costruita in un modo che, almeno per quel che riguarda i personaggi principali, si crea un legame che ci porta, insieme a Shay, a sentire il peso del fare determinate scelte.
Shay è un protagonista credibile la cui evoluzione è palpabile dappertutto all’intero gioco, ma, se possibile, lo potete capire anche prima che la trama vi porti a vederlo (se leggete alcuni file del database e i dialoghi in-game).

“Il presente si svolge ancora a Montreal all’Abstergo Entertainment!!!??”
Sì. E no. Principalmente no.
Gli Assassini Moderni di ACInitiates
Quando il giocatore apre gli occhi nel presente, i muri che vede attorno sono gli stessi a cui era stato abituato in Black Flag. Ma non si tratta dello stesso dipendente del gioco precedente e i personaggi che incontra negli uffici sono tutti diversi tranne uno. Devo dire che sento fortemente il lavoro del team di Assassin’s Creed Initiates in questa parte del gioco. C’è tanto fan service (ma in senso positivo) e molte spiegazioni di cose che sono state accennate, ma mai completamente spiegate.
Nei documenti che il giocatore trova sparsi per l’Abstergo Entertainment, ci sono riferimenti a contenuti di Project Legacy, di giochi precedenti, dell’universo espanso (fumetti e libri) e anche dello stesso Assassin’s Creed Unity. E’ davvero una bella sensazione quando si è in grado di rimettere insieme i pezzi.
E la trama del presente… è qualcosa che un fan che ha seguito il franchise in tutte le sue declinazioni vuole vedere. Non rivelerò niente, ma è questo ciò che realmente ci si aspetta da un Assassin’s Creed.


Quindi, in conclusione, suggerisco caldamente di giocarlo, specialmente se siete hardcore fan. Assassin’s Creed Rogue è stato sottovalutato prima del lancio, ma in realtà è un bellissimo gioco, con una storia che vi darà i brividi e contenuti secondari che vi divertiranno. Una piacevole sorpresa, infatti, che dovreste davvero sperimentare.





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