La fine di un'era - Parte III
Markuz, 05 Ottobre 2013

Riprendiamo e chiudiamo il discorso sul finale di AC3 interrotto in questo articolo andando a trattare, come anticipato, alcuni temi a completamento, qualche dubbio ed alcune questioni irrisolte.
Partiamo dunque con quello che succede subito dopo il finale di AC3.

Cosa succede dopo?
Successivamente al finale di AC3 il giocatore viene ricatapultato nei panni di Connor, con una voce fuori campo che parla al giocatore:

Ok! Siamo pronti e funzionanti. Questo codice è stato hackerato fino all'inferno - ben hackerato ma comunque hackerato. Il worm ha trovato tre accessi prima di fallire, così abbiamo quelli. Devi individuare i restanti accessi per conto tuo dall'interno. (...) Ognuno di quelli che troverai dovrebbe produrre un codice esadecimale ed è quello che stiamo cercando. Una volta trovati tutti, sequenzieremo il codice, compatteremo i dati ed il gioco sarà fatto. (...) Così ho piantato due dei nostri accessi, non è stato facile dal canto mio, credimi, ma ci sono. Puoi vedere che quei due ne attivano uno nascosto ... più o meno. Se piazzi il terzo che abbiamo, il luogo preciso dell'accesso nascosto dovrebbe apparire. Poi vai ad ottenere il codice esadecimale, sciacqua, e ricomincia. (...)

Una volta ottenuti tutti gli accessi:

Porca puttana! Ci siamo riusciti! E' fatta! I suoi dati si stanno caricando sul cloud! HAHAHAHAHAHA! Questa è Las Vegas, ragazzo! Las Vegas!

Mentre la voce fuori campo pronuncia le frasi di cui sopra, infine, a schermo si presentano la seguente immagine e quella che vedremo più in basso:


Sul discorso del “cloud” le teorie si sono sprecate. Chi è questo Cloud, c'è un impiegato Abstergo che si chiama Cloud, ecc. La guida ci informa che a parlarci è un tecnico Abstergo che sta lavorando per interpretare, disassemblare e caricare i ricordi di Connor (e probabilmente di tutti quelli che si trovano nella sua linea di sangue) sul "cloud". Questa conclusione, inoltre, sempre secondo la guida, lascia intendere che adesso la Abstergo sia in grado di leggere i ricordi genetici e di compattarli in un formato accessibile da tutti e non solo dai discendenti dei vari antenati.

Come abbiamo postato nell'articolo dedicato all'E3, in base ad un'immagine uscita su AC: Initiates prima che questo entrasse in modalità "a numero chiuso" sappiamo che il cadavere di Desmond è stato recuperato dalla Abstergo e, forse, è mantenuto in stato di conservazione in una sorta di sala criogenica (come mostrato da un'immagine di AC: Rising Phoenix) presso una sede Abstergo.
In base al discorso fatto in questo ultimo finale-epilogo, dunque, è più che possibile che il trovare gli "accessi" sia stato il modo con cui il tecnico ed il suo partner hanno cercato di accedere ai ricordi di Connor e per estensione tutti i ricordi di Desmond (anche se la guida specifica solo la linea di sangue di Connor). Le modalità con cui siano riusciti ad accedere ai ricordi di una persona morta non sono propriamente chiare, ma probabilmente verranno rivelate con AC4. Quello che mi preme sottolineare è che adesso i ricordi di Desmond sono stati caricati sul "cloud".

Rappresentazione del Cloud Computing
Secondo Wikipedia "con cloud computing (in italiano "nuvola informatica") si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete in un'architettura tipica client-server. Sfruttando la tecnologia del cloud computing, dunque gli utenti collegati ad un cloud provider possono svolgere tutte queste mansioni, anche tramite un semplice internet browser. Possono, ad esempio, utilizzare software remoti non direttamente installati sul proprio computer e salvare dati su memorie di massa on-line predisposte dal provider stesso".

In sostanza, tutte queste azioni possono essere fatte dal proprio computer utilizzando programmi installati su server esterni e salvando i dati sugli stessi server. Il bello di questa tecnologia è che facendo in questo modo si può accedere a questi dati / programmi da qualsiasi postazione senza dover far riferimento al proprio computer.
Sperando di non aver scritto delle boiate, dunque, tramite il mini-gioco degli accessi il tecnico ed il suo collega sono riusciti ad estrarre i ricordi di Desmond dal nucleo dell’Animus e a caricarli sul cloud. Ciò si ricava dalle stringhe di comando che scorrono a schermo mentre il tecnico urla di gioia:

SOURCE\ANIMUS.ACO
Extracting core

Source vuol dire fonte e in questo caso definisce la funzione informatica di richiamo del file tramite la quale il tecnico Abstergo effettua l’approvvigionamento dei dati. Tali dati (ricordi genetici), dunque, vengono ricercati nel file Animus.ACO. L’estensione .ACO al momento non è mai stata mostrata nella saga di Assassin’s Creed, però mi ha ricordato molto i codici comparsi nei teaser trailer di Revelations ed anche nel gioco vero e proprio:

LOADING FIRMWARE ... ANIMUS.2.03
SOURCE\STOPHYSICS.APHY
SOURCE\ISLANDTEST.AGEO
INITIALIZING ...
POPULATING ...

In quel caso i file .APHY e .AGEO stavano a rappresentare i file cercati ed eseguiti per la realizzazione fisica (physics) e geografica (geography) delle ricostruzioni dei ricordi di Desmond ad opera dell’Animus. Il fatto che i file .APHY, .AGEO ed il nuovo .ACO inizino tutti con la “A” probabilmente è da riferirsi proprio alla parola "Animus", data la comunanza dei file ed anche dell’istruzione usata per recuperarli. Per quanto riguarda il “CO” del file .ACO, ritengo possibile che stia per “core” ovvero per nucleo e dunque si tratterebbe di un file che fa riferimento al nucleo dell’Animus o al nucleo dei ricordi del soggetto esaminato da cui partire per effettuare la ricostruzione tramite l’Animus stesso. Il fatto che si possa trattare di “core” è anche avvalorato dal fatto che subito dopo, nel finale di AC3, la stringa di comando è proprio “Extracting core”.

Subito dopo aver completato l’estrazione dei ricordi genetici dal file Animus.ACO, dunque, vediamo un’altra stringa estremamente interessante:

Linking to Cloud.ASP.Server01

Uno dei primi modelli dell'ASP
La stringa indica, come dice il tecnico Abstergo e come abbiamo visto, che i dati si stanno caricando su un cloud server Abstergo. Non si tratta, però, di un cloud server qualsiasi, perché all’interno della stringa compare la scritta “ASP”. I fan più attenti sapranno già a cosa mi riferisco. L’Akashic Satellite Plexus (ASP), come menzionato nel multiplayer di Revelations, è un progetto creato dall’Abstergo nel 2008 che di facciata appare come una rete di satelliti orbitanti intorno alla Terra dedicata alle comunicazioni, al tempo meteorologico ed all’osservazione del pianeta. Nella realtà, però, l’ASP era ed è un progetto più ampio, che doveva contenere anche il satellite EYE-Abstergo, il quale doveva addirittura esserne uno dei punti fondanti. L’obiettivo dell’ASP e dell’EYE, dai documenti interni risulta essere la ricerca di individui “con potenziale” e, anche se con molti dubbi da parte dell’Abstergo, ottenere dati grezzi (ricordi?) o risvegliare negli uomini quello che secondo i Templari spetta all’umanità dalla sua creazione (il sesto senso?).
L’ASP, dunque, è un enorme progetto dei Templari che in un certo senso osserva e tiene sotto controllo il mondo (e per chi si ricorda, la versione pubblica di AC: Initiates mostrava proprio l’ASP all’opera mentre seguivamo le varie azioni dei protagonisti nel presente). Per tale funzione è possibile che sia necessaria una grande potenza di calcolo per lo scambio dati tra i satelliti e la Abstergo a terra ed è per questo forse che l’ASP usa i server cloud.

Il tecnico, dunque carica i ricordi sul cloud server dell'ASP, rendendoli a disposizione di tutti i dipendenti che vi possono accedere. Ecco perchè dunque la guida afferma che la Abstergo è in grado di leggere i ricordi genetici e di compattarli in un formato accessibile da tutti. Nello specifico il paragrafo della guida si trova vicino a un simbolo della Abstergo Entertainment ed effettivamente è questa branca della "casa farmaceutica" che ha già creato un prodotto contenente ricordi genetici accessibili da tutti, ovvero AC3: Liberation, anche se i ricordi originari non provenivano da Desmond.
Al contrario, più volte nelle campagne di marketing è stato accennato da Darby McDevitt e Ashraf Ismail, rispettivamente Lead Script Writer e Game Director su AC4, che i ricordi di Edward provengono proprio da Desmond (e adesso sappiamo parzialmente come). Di recente, inoltre, come abbiamo mostrato in una nota sulla nostra pagina di Facebook, McDevitt ha affermato che i colleghi del protagonista del presente di AC4 stanno recuperando i ricordi genetici di molte persone diverse, specie di Assassini, portando anche gli esempi di Ezio ed Altaïr. Se davvero questo si dovesse verificare per eventuali prodotti di Abstergo Entertainment, sarebbe più che probabile che anche tali ricordi arrivassero dai dati di Desmond caricati sul cloud.

L'uroboro

L'ultimo colpo di coda mostrato dal gioco dopo le frasi pronunciate dal tecnico Abstergo è il codice 5523C23D2553.


Questa è la parte che ha attirato di più l'attenzione della community sull'ultima parte di AC3. Il codice non è messo per caso, ma va decodificato e neanche solo una volta. E' il tecnico Abstergo che dice da dove partire, ovvero dal fatto che questo è un codice esadecimale. In particolare, la conversione che ci interessa è quella del codice da esadecimale a Base 64. In questo caso 5523C23D2553 diventa VSPCPSVT . A questo punto è necessario convertire il risultato ottenuto ancora tramite il cifrario di Cesare a "-1", ovvero trasformando ogni lettera in quella precedente. Dunque VSPCPSVT diventa UROBORUS.

L'uroboro sulla Chiave del Grande Tempio
L'uroboro è un simbolo molto antico che rappresenta un serpente che si morde la coda disegnando una forma circolare che indica una continua fine ed un continuo inizio. Questo simbolo è stato spesso utilizzato storicamente per rappresentare la natura ciclica delle cose, la teoria dell'eterno ritorno (una teoria per cui l'universo rinasce e rimuore in base a cicli temporali fissati e necessari, ripetendo eternamente un certo corso e rimanendo sempre se stesso) e qualsiasi altro fenomeno/situazione che attraverso un ciclo riparte dall'inizio dopo aver raggiunto la fine.

In questo caso il riferimento ad AC è probabilmente ai corsi e ricorsi storici, alla ricorrenza della catastrofe ed a quanto indicato nello scenario proposto da Minerva nel finale di AC3: la catastrofe che colpisce la terra e Desmond che con il suo team, come i CVP 75.000 anni prima, fa da leader per ricostruire insieme ai sopravvissuti e sul lungo periodo passa da eroe a divinità.
L'uroboro sulla porta interna del Grande Tempio
A sostegno di questa tesi e dell'importanza del Grande Tempio nella difesa dalla ricorrente catastrofe è il fatto che l'uroboro compaia sia sulla Chiave del Grande Tempio che sulla porta in cui questa dovrà essere utilizzata. In qualche modo Coloro che Vennero Prima avevano dunque lasciato intendere anche tramite simbologia la ciclicità da cui la Terra doveva proteggersi.


Inglesi fortunati..
Per completezza, inoltre, aggiungo che l'uroboro è comparso anche in uno dei vari minigiochi di "Unlock The Animus", una competizione indetta da Ubisoft per soli utenti inglesi ai tempi di Revelations che aveva in palio un viaggio ad Istanbul. L'uroboro in questo minigioco compariva soltanto su uno dei vari sigilli da riordinare ma non aveva ulteriori significati.

La Dichiarazione dei Diritti
dell'Uomo e del Cittadino

I significati invece sono molteplici nell'ultima citazione dell'uroboro che vi porto. Il nostro serpente autonutrito compare infatti anche nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789, uno dei testi più importanti per la Rivoluzione Francese. La Dichiarazione è stata molto importante per la community di AC soprattutto nel periodo successivo all'uscita di Brotherhood. In quel periodo, infatti, tutti si chiedevano dove sarebbe stato ambientato il nuovo gioco perchè Shaun nel finale di ACB affermava: "Lo conosco, conosco quel simbolo. Quello è un berretto frigio. Sta per... libertà. (Indicandone un altro) E quello è l'occhio massonico. Questi due simboli si trovano insieme in un solo posto-". L'idea unanime, ai tempi, era che quel "posto" fosse proprio la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino proprio per la compresenza dei due simboli. Ecco, nel documento, sotto al berretto frigio, compare anche l'uroboro in versione simil-gialla. E' un peccato che un tale collegamento non sia poi stato fatto, ma mai dire mai...

L'argomento dei corsi e ricorsi storici e della ciclicità non è nuovo alla saga di Assassin's Creed ed anzi, è stato anticipato in AC1 da alcuni dei messaggi lasciati da Clay col sangue nella stanza di Desmond all'interno del laboratorio Abstergo. Clay, infatti, ha lasciato anche due altri messaggi interessanti, ovvero "22.13" ed il disegno del frattale di Mandelbrot con la relativa equazione zn+1 = zn2 + c .


Per quanto riguarda "22.13", ci si riferisce al tredicesimo verso del ventiduesimo capitolo dell'Apocalisse: Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. L'allusione alla ricorrenza ed all'inizio che diventa fine e viceversa è diretta in questo caso. Per quanto riguarda frattale di Mandelbrot, invece, la cosa è molto più complicata (SPIEGONE MATEMATICO INCOMING, siete avvisati). Il Frattale di Mandelbrot è l'insieme dei numeri complessi “c” per i quali la successione definita da: zn+1 = zn2 + c è limitata (ovvero non tende a infinito ad ogni iterazione), partendo da z0=0. La successione si risolve definendo un valore c ed utilizzando iterativamente il risultato di un'equazione come base per quella successiva. Per esempio, se c=1 si ha la sequenza 0, 02+1 = 1, 12+1 = 2, 22+1 = 5, 52+1 = 26 … (soluzione che tende ad infinito, dunque c = 1 non rientra tra i valori che rendono vero il frattale). Senza stare a guardare il dettaglio (lo avrei fatto ma almeno questo ve lo risparmio) le soluzioni di questa successione sono valori limitati (ovvero non tendenti ad infinito) e destinati a rimanere sempre nella stessa area di risultati ad ogni iterazione. L'attenzione da porre in ottica AC è sul fatto che i valori richiesti dal frattale devono rimanere confinati e non tendere all'infinito, generando quindi delle ricorrenze nelle iterazioni. L'idea, quindi, è che il frattale sia stato citato in AC sempre per parlare di ricorrenze e di inizio e fine che si intersecano (se qualcuno vuole ulteriori chiarimenti in merito - per quanto mi sia possibile - può chiederli nei commenti, ma tanto sappiamo tutti che non succederà :P).

Come fa Giunone a mostrare futuri possibili anche senza dispositivo di divinazione?

Giunone nel suo piano millenario più volte parla e si mostra in versione ologramma attraverso i Frutti dell'Eden ai vari utilizzatori. Come già spiegato sopra e anche nella guida, Giunone comunicava con gli utilizzatori di volta in volta tramite la tecnologia del Grande Tempio. E' capitato, però, che la dea abbia mostrato dei "futuri possibili" anche dopo la distruzione del dispositivo di divinazione (con Connor e Clay, per esempio). Come è possibile? La cosa è ancora poco chiara e le ipotesi sono molteplici, nel mio caso ho tre teorie possibili.

Anche loro se lo chiedono...

La prima idea che mi è venuta in mente per rispondere al questito è che tutti i futuri possibili utilizzati nei messaggi inviati in tempo reale da Giunone siano stati calcolati con il dispositivo di divinazione da Giunone e siano stati salvati da qualche parte per un futuro utilizzo, prima che Minerva e compagni cercassero di ucciderla. L'ipotesi, però, mi sembra poco probabile: non solo richiederebbe una pianificazione estremamente complessa da parte di Giunone, ma andrebbe anche a cozzare con il poco tempo che la dea aveva prima della catastrofe.
La seconda idea, invece, è che tutti i "futuri possibili" mostrati agli utilizzatori siano state delle mere illusioni create dalla dea per convincere gli utilizzatori a comportarsi nel modo che a lei serviva. Per quanto questa ipotesi mi sembri più plausibile, però, quello che mi è sembrato dai vari messaggi è che questi fossero veritieri o almeno in parte veritieri (per esempio l'ipotesi dei Templari che avrebbero violato il territorio sacro della tribù di Connor) e non inventati da Giunone. Per questo motivo ho formulato la terza ipotesi. La terza idea, per quanto mi riguarda, è che è possibile che il calcolo dei futuri possibili non avvenga solo nel dispositivo di divinazione ma nei FE generale o in generale nella tecnologia CVP. In questo modo si spiegherebbe come Giunone avrebbe mostrato i futuri veritieri a Connor e Clay in tempo reale ed anche come si sarebbe creato il futuro alternativo che abbiamo visto nel DLC "La Tirannia di Re Washington", in cui Giunone non è presente ed il tutto si genera dalla Mela. Questa teoria avrebbe il rovescio della medaglia nella riduzione di importanza del dispositivo di divinazione. Il dispositivo, infatti, non sarebbe più l'unico strumento per fare "i calcoli", e quindi la sua importanza deriverebbe solo dalla possibilità di poter interagire con i futuri possibili lasciando i messaggi come hanno fatto Minerva, Giove e Giunone.

Com'è possibile che Minerva e Giove non prevedano il tradimento di Giunone ed il suo piano millenario in epoca CVP? Perchè non parlano a Desmond della Chiave del Grande Tempio?
Come espresso in questo articolo, Minerva e Giove usano più volte il dispositivo di divinazione, sia per vedere se c'è un modo per salvare la Terra dalla castastrofe della loro era, sia per lasciare i messaggi a Desmond prevedendo che lui si troverà nel momento e nel luogo giusto al momento giusto per riceverli. Il tutto è garantito dalla grande potenza di calcolo del dispositivo di divinazione, il quale è in grado di gestire perfettamente "la miriade di variabili che compongono il tempo" , come affermato dalla guida. Come è possibile, dunque che Minerva e Giove, avendo usato più volte il dispositivo, non abbiano previsto il tradimento di Giunone e perché non hanno mai neanche menzionato la Chiave del tempio di Turin nei messaggi a Desmond?

Minerva sostenuta dalla speranza
In risposta a questo quesito e in alternativa alla risposta facile e breve "plothole", interviene il nostro Xander, con cui ho discusso dell'argomento in tempi non sospetti. Xander propone una teoria per la quale innanzitutto Minerva non parla con Desmond della chiave perché il suo messaggio in AC2 è da considerarsi precedente alla scoperta del tradimento di Giunone. Minerva, dunque, voleva che Desmond provasse ancora una volta a salvare il mondo o, alla peggio, che si rifugiasse nel tempio e lo lasciasse bruciare per poi ricominciare a costruire da zero. Per fare questo era necessario che Desmond raggiungesse ed entrasse nella sala principale del tempio e per quello bastava la Mela.

Da qui l'assenza della menzione della Chiave - ciondolo. Il messaggio di Giove / Tinia, invece, è posteriore alla ribellione di Giunone ed al suo tentato CVPcidio da parte di Minerva e compagni. In questo caso è possibile che la Chiave non sia stata menzionata di proposito. Ipotizzando una comunanza di vedute tra Giove e Minerva, è possibile che Tinia non abbia voluto citare la Chiave sia perché non necessaria nei suoi piani per Desmond (come nel caso di Minerva), sia perché in teoria la Chiave non aveva più utilità, essendo convinto di aver ucciso Giunone. Addirittura è possibile che non ritenendola più utile, Minerva e Giove abbiano abbandonato la Chiave al suo destino nella Storia senza curarsene troppo, non sapendo del fatto che Giunone era sopravvissuta.
In ogni caso, convinti di aver ucciso la dea traditrice e di aver fatto tutto il possibile per far comportare Desmond secondo i loro piani, Tinia e Minerva ricominciano a ricostruire ignari del piano di Giunone ed è solo per uno scrupolo di Minerva che questa viene a sapere, nel finale di AC3, che la dea è sopravvissuta. Com'è possibile dunque che Minerva non abbia previsto il tradimento di Giunone ed il suo piano millenario? Il tutto dipende, nella teoria di Xander, dal modo in cui i CVP calcolano lo sviluppo degli eventi e dalla logica con cui decidono di influire sul futuro. Dovendo dare per fisso che il dispositivo di divinazione fosse in grado di tenere conto di tutte le variabili che influiscono sul tempo, come dice la guida, l'unico elemento che può aver reso le previsioni di Minerva prive dell'operato di Giunone è il modo in cui il dispositivo è stato utilizzato. Come abbiamo visto nel pezzo dedicato ai sei metodi di salvezza, quando Giunone parla del dispositivo di divinazione afferma che è stato utilizzato più volte per trovare un modo per scongiurare la catastrofe, ma ogni volta il risultato era lo stesso, ovvero che il brillamento solare si sarebbe verificato. Abbiamo anche visto che se i tentativi sono stati molteplici ed il risultato era lo stesso, quello che cambiava dovevano essere le variabili impostate sul dispositivo. Nel nostro caso Minerva e Tinia non potevano in nessun caso aspettarsi che Giunone sarebbe sopravvissuta (altrimenti sarebbero tornati a "finire il lavoro") e dunque non prevedendo la presenza di questa variabile, i calcoli non hanno mai posto come risultato la presenza del piano millenario e delle varie conseguenze storiche dello stesso. Secondo la teoria di Xander, dunque, è solo quando Minerva si è posta lo scrupolo di controllare, si è fatta venire il dubbio della presenza di Juno, ed ha quindi aggiunto la variabile "Giunone" tale da far predire il futuro corretto al dispositivo di divinazione, che si è resa conto del piano millenario, ma ormai era troppo tardi...

Ma era davvero troppo tardi? Perchè Minerva non ha provato dopo il finale di AC3 a mandare un ulteriore messaggio al Desmond di qualche settimana prima? La prima risposta che ci siamo dati è che i messaggi già lasciati nel tempo generano una precisa linea temporale (se questa avviene sul serio, il dispositivo fornisce sempre risultati probabilistici) che ne riduce le variabili ed alternative modificabili da ulteriori messaggi. Mi spiego, ogni messaggio cambia il futuro perché i CVP riescono a far cambiare il comportamento delle persone a cui parlano (Ezio, Connor, Clay, Desmond ecc.), generando quindi una nuova situazione sulla quale i CVP avranno meno variabili a disposizione per modificarla ulteriormente. Ne consegue una progressiva riduzione del limite di influenza tramite i messaggi e da questo potrebbe derivare l'assenza di un secondo messaggio di Minerva.
Minerva senza speranze
La seconda idea che ci è venuta in mente, più intuitiva della prima, è che è possibile che Minerva dopo il finale di AC3 si rassegni di fronte al libero arbitrio di Desmond, che lo ha portato a scegliere l'alternativa di Giunone. E' possibile, dunque, che Minerva abbia pensato che anche in altri momenti, di fronte alla stessa scelta, Desmond avrebbe comunque optato per l'alternativa di Giunone e da qui l'inutilità di un secondo messaggio retroattivo a Desmond. La terza idea, infine, è che, come afferma nel dialogo del finale di AC3, Minerva è vicinissima alla sua morte e dunque l'intervento nel finale potrebbe essere stato anche il suo ultimo messaggio.
In conclusione di questo paragrafo vorrei far notare come questa teoria dell'utilizzo del dispositivo di divinazione si avvicini molto alla mia teoria sul funzionamento della Mela e sui risultati che questa può dare in base alla conoscenza a disposizione dell'utilizzatore, come abbiamo visto per Altaïr nel primo articolo dedicato alla spiegazione del suo Codice. Dopo tutto, la tecnologia è la stessa, è più che possibile che funzioni allo stesso modo in base alla conoscenza dell'utilizzatore. Volendo stare a guardare anche l'Occhio dell'Aquila funziona in questo modo...

La spiegazione alternativa proposta dalla guida

L'ingannevole Juno (art di Eddy-Shinjuku)
La guida di AC3, al termine della spiegazione degli eventi e delle motivazioni dei personaggi (in cui cita anche assurdità come il fatto che il messaggio di Giunone possa essere falso o meglio "un sabotaggio" per far girare Desmond a vuoto per condannare l'umanità alla seconda catastrofe quando in realtà la sua soluzione propone l'esatto opposto) propone un'interpretazione alternativa di come sono andati i fatti su cui non sono tanto d’accordo ma che allego per dovere di cronaca.
Tutte le assunzioni fatte fino a qui si basavano sul fatto che il 21 dicembre 2012 ci sarebbe stata la seconda catastrofe, simile a quella dell’epoca CVP, che ha spinto / forzato Desmond ad accettare l’offerta di Giunone. Ma se questa seconda catastrofe non ci fosse mai stata? L’ipotesi della guida è che la realizzazione della catastrofe (con l’aurora boreale globale, il meteo insolito, l’attività sismica ecc.) in realtà sia stata un’enorme illusione creata da Giunone per spingere Desmond a comportarsi come ha fatto. Se questo è davvero così, come dice la guida, dato che questi effetti della catastrofe sono stati percepiti a livello globale, vuol dire che Giunone aveva la possibilità di creare illusioni globali anche prima di essere liberata da Desmond. Ci sarebbe, dunque, un collegamento tra questa possibilità ed il terzo metodo di salvezza, il quale trattava tra le altre cose di amplificazione dei poteri suggestivi della Mela e di “cambiare il consenso”. A sostegno di questa ipotesi, sempre secondo la guida, c’è il racconto di Desmond relativo alla visione che lo ha spinto ad assassinare Lucy. Desmond racconta di aver visto il lancio dell’Eye Abstergo ma non parla di alcuna catastrofe in atto ed inoltre la guida si chiede il perché della decisione dei Templari del lancio dell’Eye proprio in un periodo di turbolenza solare. La guida conclude poi che, proseguendo su questa scia, è possibile che anche l’apparizione di Minerva sia stata solo un’illusione ad opera di Giunone con la finalità di avvicinarsi ancora di più a Desmond, rivelando un piano ancora più fitto ed intricato.

Questa teoria mi trova contrario quasi su tutti gli argomenti ma ho preferito riportarla per offrire eventuali spunti e discuterne con voi. Se la catastrofe fosse stata davvero tutta un’illusione, allora gran parte delle motivazioni della saga e dei suoi personaggi sarebbe stata inutile e avrebbe avuto poco senso. La cosa sta poco in piedi anche perché che senso aveva per Giunone illudere tutto il mondo se quello che le serviva era solo Desmond e comunque quest’ultimo non poteva sentire le news e gli annunci delle prime avvisaglie della catastrofe? Un’altra cosa che dovrebbe essere spiegata molto bene nel caso di questa teoria sarebbe la superiorità di Giunone. Se è anche in grado di creare illusioni di vasta scala ancora quando è imprigionata, come possono affrontarla i due Ordini una volta libera? E perché a questo punto non ha usato questo potere di illusione in passato per schiavizzare gli umani? Vorrei inoltre sottolineare come la visione precedente all’uccisione di Lucy sia stata creata da Giunone per "ingannare" Desmond, per cui non è la massima fonte di verità. Inoltre, anche se fosse vera, il fatto che Desmond non menzioni la catastrofe non vuol dire che questa non sia avvenuta nella visione, tanto che Desmond parla di fallimento dell’Eye senza spiegarne il motivo.
L'Eye Abstergo, secondo i file Abstergo
Il fatto, poi, che i Templari abbiano lanciato l’Eye anche in un periodo di così alta attività solare deriva dalla loro fiducia nell’Akashic Satellite Plexus, come mostrato nei file Abstergo in Revelations, tanto che definiscono il 21 dicembre come giorno più opportuno per lanciarlo proprio a causa delle previsioni del comportamento del sole.
Per “fortuna” la guida si salva in corner con la modalità con cui è scritta, ovvero sotto forma di ipotesi e non di verità scritte. L’intenzione che si rileva dal modo in cui di recente le guide e l’Enciclopedia sono state scritte è di fornire più ipotesi agli utenti in modo che anche questi si formino un’idea loro in attesa di sviluppi futuri, approccio che è molto simile a quello di Access The Animus sotto alcuni punti di vista.

Che funzione ha la Chiave del Grande Tempio?

L'amuleto - Chiave, come dice la guida, è un manufatto della Prima Civiltà creato con la funzione di chiave per una cripta interna del Grande Tempio, ovvero la stanza con il dispositivo biometrico. L'importanza della Chiave, dunque, a prescindere da quanto i CVP abbiano fatto con Giunone ed i suoi seguaci, risiede nella sua funzione di secondo livello di sicurezza. Sicurezza per cosa? La guida specifica che mentre la Mela dell'Eden era sufficiente per entrare nel Tempio, i contenuti della cripta erano talmente pericolosi e di valore da richiedere un'ulteriore protezione, derivante appunto dalla Chiave. Secondo quanto detto dalla guida, dunque, è possibile che nella cripta interna si trovasse o si trovi anche qualcos'altro di importante appartenente alla tecnologia CVP, a meno che la pericolosità ed il valore non siano da riferire al dispositivo biometrico.

Forse queste sorta di cavi sotto al dispositivo?

L'importanza "storica" della Chiave, invece, si trova principalmente nel romanzo AC: Forsaken ed in maniera meno intensa in AC3. La guida, afferma che la Chiave, come molti altri manufatti dei CVP è finita nelle mani degli umani e col passare del tempo in quelle degli Assassini prima di essere presa da Haytham all'inizio di AC3, ma la fase più interessante di questo passaggio di mano in mano si trova in Forsaken e fa si che l'importanza della Chiave derivi da un oggetto: il diario di Edward Kenway.
Per chi non avesse letto Forsaken, questo libro è il fulcro delle vicende presenti nel romanzo targato Oliver Bowden. ATTENZIONE, “SPOILER” SU FORSAKEN DA QUI IN POI (ormai dovrebbe essere trama conosciuta comunque). Si tratta di un libro marrone, chiuso da dei nastri in cuoio e con lo stemma degli Assassini su di esso. Al suo interno, come si vede lungo il romanzo, era racchiusa una più o meno dettagliata ricerca sul Grande Tempio ad opera degli Assassini e diverse informazioni sulla Chiave e su chi la possedeva nella prima metà del 1700. Edward fu in possesso del libro nel 1735 e probabilmente anche negli anni precedenti ma non necessariamente lo aveva scritto (solo) lui stesso. L’attacco alla villa dei Kenway della notte del 3 dicembre 1735, che costò la vita ad Edward, fu effettuato principalmente per recuperare il libro (oltre che per eliminare Edward, ovviamente). Tale attacco era stato orchestrato da Reginald Birch, Gran Maestro dei Templari del rito Britannico, che era molto interessato ai contenuti del libro. Birch si era avvicinato alla famiglia Kenway proprio per ottenere il manoscritto (doveva essere il promesso sposo alla prima figlia di Edward, Jenny). Per completare l'opera, con un abile colpo di mano Birch riuscì a far rapire la sorella di Haytham, ad assumersi la carica di tutore di quest’ultimo alla morte del padre e ad instradarlo alla filosofia templare.

Da qui Haytham iniziò la sua carriera templare (a scapito di un’educazione con precetti assassini da parte del padre) che lo portò nel 1747 ad Altea, in Spagna alla caccia di un ex-templare convertito alla filosofia assassina, Juan Vedomir. La missione di Haytham prevedeva che Vedomir venisse assassinato e che Haytham recuperasse il suo diario e così successe. Quando Haytham portò il diario a Birch in quel di Praga, gli fece rapporto affermando che il libro era in parte scritto in codice ed in parte leggibile. Nella parte leggibile erano presenti i pensieri di Vedomir, che Haytham affermò essere molto vicini a quelli di suo padre, tra cui una frase, “Para ver de manera diferente, primero debemos pensar diferente”, ovvero “Per vedere in maniera diversa, prima dobbiamo pensare in maniera diversa”. La parte in codice, però, era quella che interessava a Birch. Secondo lui, infatti, la parte codificata poteva essere il primo passo nella localizzazione di un tempio costruito dalla Prima Civiltà (quello che poi si è rivelato essere il Grande Tempio). E’ qui che Haytham venne a sapere della presenza del Tempio la prima volta, siamo nel 1747 (anche se ai tempi era ancora scettico sulla reale esistenza della Prima Civiltà). Quello che non sapeva, invece, è che il diario di Vedomir era lo stesso libro che era stato rubato a Edward la notte in cui fu ucciso. In questo caso è possibile che Birch lo avesse affidato a Vedomir per decodificarlo per i Templari, ma quest’ultimo era passato agli Assassini (da qui l’esigenza della missione di Haytham ad Altea). Birch dunque ricominciò a cercare di decodificare il manoscritto insieme a John Harrison,
Reginald Birch in tutta la sua inglesità
altro membro dell’Ordine che come Birch era estremamente dedicato allo studio dei CVP, forse anche troppo. Nel 1753 Birch era sempre più ossessionato dalla ricerca di informazioni sulla Prima Civiltà, ma ancora non era riuscito a decifrare il manoscritto appartenuto ad Edward. In compenso era riuscito a catturare una donna affiliata agli Assassini, Monica, la quale poteva essere in grado di decifrare il manoscritto di Edward. Per farlo, però, la donna aveva bisogno del figlio Lucio, che si trovava in Corsica. Haytham dunque si recò in una Corsica afflitta dalla guerra tra i ribelli corsi e i loro regnanti genovesi. In questa situazione Haytham riuscì lo stesso a trovare Lucio, ma questo aveva con sé una guardia del corpo, un Assassino di nome Miko ed altri sei ribelli filo-assassini. Grazie ad uno stratagemma, durante una fuga di Lucio nell’impeto della battaglia, Haytham si finse un assassino per poi stordire e catturare il ragazzo. Lungo la strada per il ritorno al suo cavallo, però, Haytham si trovò costretto ad affrontare Miko. Nello scontro Haytham perse la spada corta che gli aveva regalato suo padre ma prima di vincere lo scontro, senza uccidere l'assassino, Haytham riuscì ad ottenere la sua lama celata, che da quel momento avrebbe indossato. Una volta terminata la missione Haytham consegnò Lucio agli uomini di Birch in Corsica, e dopo aver fatto perdere agli Assassini le sue tracce si recò in Francia, al castello in cui si trovava Birch con Monica e Lucio prigionieri al lavoro sul diario di Edward. La novità era che i due italiani, decodificando il manoscritto, erano riusciti a scoprire la presenza di un amuleto - la nostra Chiave - che in qualche modo si sarebbe dovuto usare nel Tempio di cui parlava il manoscritto stesso. Qui si vede come gli Assassini già nel 1735 (e chissà da quanto prima) sapevano della presenza del Grande Tempio ed anche della Chiave e parzialmente della sua funzione. Già questo dovrebbe accrescere l'importanza della Chiave, ma c'è dell'altro.
Haytham e Birch alla Royal Opera House
Arriviamo al 1754, all'inizio di AC3. Haytham e Birch si ritrovarono alla Royal Opera House di Londra perchè tra le informazioni decodificate dal libro era saltato fuori il nome di un assassino, che poi era stato rintracciato dagli emissari di Birch. La speranza era che questa pista portasse alla Chiave ed in fatti fu così. Haytham zompò per tutto il teatro fino a /raggiungerlo ed in quel momento l'ironia della sorte lo colpì. Forsaken ci racconta infatti che l'assassino era Miko, il suo vecchio avversario in Corsica. Haytham racconta che quando prese l'amuleto da collo di Miko, sentì un senso di sollievo da parte dell'assassino, come se fosse sollevato dal non dover essere più il custode della Chiave. Anche questo dà sostegno al fatto che gli Assassini sapessero della Chiave da almeno una ventina - trentina d'anni. In ogni caso, come abbiamo visto in AC3, poche ore dopo, Haytham e Birch si ritrovarono con altri Templari sia per celebrare il ritrovamento della Chiave, sia perchè a quel punto, dopo averla ottenuta, era necessario passare alla successiva parte del piano. Birch affermò che se i suoi calcoli erano esatti, l'amuleto doveva funzionare da chiave per l'apertura di un tempio di Coloro che Vennero Prima. A supporto di questo, John Harrison era riuscito anche a calcolare grossolanamente dove si potesse trovare il Tempio, ovvero tra New York ed il Massachussets.

Lì in mezzo, oltre al diario di Haytham,
c'è il libro scritto da suo padre
Qui nasce la missione di Haytham nelle colonie che tutte conosciamo. Birch passò il libro a Haytham (questo si sente – ma non si vede – anche in AC3) e lo fece partire sulla Providence. Forsaken, però, ci fornisce alcuni dettagli dell'approccio al libro da parte di Haytham durante il viaggio. Haytham infatti da scettico sui CVP si convinse della loro esistenza leggendo questo fantomatico libro appartenuto a suo padre ed in particolare ne fornì una descrizione più approfondita. Il libro era scritto, decorato, illustrato e scarabocchiato da un uomo o forse più di uno (già possiamo contare Edward e Vedomir), che prima riteneva fossero lunatici impazziti, ma a cui poi, col proseguire della lettura, incominciò a credere. Secondo Haytham, tutte le teorie sui CVP di cui Birch gli aveva parlato arrivavano dal libro che stava leggendo: l'esistenza di una razza di esseri precedenti agli uomini, il fatto che gli uomini siano nati dalle loro fatiche e dunque siano obbligati a servirli ed anche il racconto della guerra sanguinosa tramite la quale gli uomini hanno ottenuto la libertà.
Le notizie sul libro e sulla chiave, a questo punto cambiano proporzione. Mentre prima del viaggio verso Boston si sapeva molto del libro e poco della Chiave, adesso del libro si parla poco e la Chiave segue tutto il corso storico che conosciamo da AC3. Il libro in particolare venne passato inizialmente da Haytham a William Johnson sempre nel 1754 affinchè potesse studiarlo insieme alla Chiave per trovare la localizzazione del Grande Tempio. L'attenzione, dunque si sposta sulla Chiave, con Haytham che attraverso le sue avventure di AC3 raggiunse il Tempio insieme a Kaniehtí:io ma non riuscì ad entrarvi. Le successive ed ultime notizie del libro, risalgono al 1757, quando Haytham rientrò in Inghilterra a seguito di informazioni sconosciute a Birch relative alla sorella Jenny, ancora irrintracciabile dopo il suo rapimento. Al suo ritorno Haytham incontrò Birch stesso, il quale non gli chiese informazioni sulla diffusione dei Templari nell'America britannica ma volle sapere soltanto dell'esito della ricerca del Tempio. Haytham raccontò del fallimento e del fatto che aveva fatto creare da William Johnson una copia del libro, così da restituire a lui l'originale. Birch infine gli chiese se i suoi uomini stessero ancora analizzando l'anticamera del Tempio e se lui avesse la Chiave, domande a cui Haytham rispose positivamente, anche se stava mentendo sulla prima. A questo punto della trama, infine, del libro / diario di Edward si perdono completamente le tracce mentre la Chiave acquista l'importanza che abbiamo visto (il recupero da parte di Connor "il guardiano" ed il ritrovamento di Desmond).

Tutto questo polpettone estratto da Forsaken mi è servito per porre attenzione sulla Chiave e sul libro sia per mostrare come la Chiave non fosse fine a se stessa in AC3 che per portare all'attenzione di tutti i fan di ATA la presenza del diario di Edward Kenway. Chiave e libro secondo me sono da considerare legati a doppio filo perché la conoscenza (da parte dei Templari) dell’esistenza della prima deriva dalla lettura del secondo ma in un certo senso anche l’esistenza del libro è dovuta alla presenza della chiave (per documentarla).
L'insuccesso di Haytham al Grande Tempio
Viene dunque da pensare quanto possa essere importante questo libro. E’ un libro scritto dagli Assassini, è una sorta di diario – codice che va datato precedentemente al 1735 e che contiene informazioni sulla Chiave, sul Grande Tempio ed anche su Coloro che Vennero Prima. Questo vuol dire che in un modo o nell’altro prima del 1735 gli Assassini sapevano già del Grande Tempio ed anche della Chiave, anche se non sapevano cosa si celasse dietro la porta che si poteva aprire con la Chiave stessa. In particolare Haytham cerca di usare la Chiave per aprire la porta iniziale e non la stanza interna e dunque è si può facilmente presumere che anche gli Assassini non sapessero il vero utilizzo dell’amuleto. Tutti questi dati più il pesante fatto che Edward Kenway custodisse il libro a costo della sua vita portano, secondo me, ad una probabile presenza del libro e forse della Chiave in AC4: Black Flag. Se davvero fosse così, forse sarà anche possibile per noi leggere queste pagine in-game e avere qualche informazione in più sul Grande Tempio e sui CVP. In linea con questa idea forse potremo anche vedere come la Chiave sia finita nelle mani degli Assassini o per lo meno avere informazioni a riguardo, approfondendo il significato della Chiave nella trama di AC. A questo punto, sempre che la teoria sia corretta o vicina alla verità, verrebbe anche da chiedersi chi abbia dato tali informazioni agli Assassini. Dopotutto hanno definito un guardiano stabile per la Chiave - Miko – per cui dovevano essere informazioni dettagliate, forse derivanti da un incontro con la Prima Civiltà (magari tra Edward ed un CVP alla fine di AC4?). Appuntamento a fine ottobre per vedere se la teoria troverà conferma oppure no.
E con questo l’articolo è veramente terminato, non pensavo che avrei scritto così tanto a riguardo ma secondo me l'argomento meritava una diversa attenzione rispetto all’hate immediato, una volta sedimentati i vari avvenimenti della trama. Il tema, comunque, non si ferma qui e anzi vi invito a commentare per farmi / farci sapere cosa ne pensiate e per intavolare discussioni su questo argomento che tanto ha fatto penare i fan.





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