Un Concept di Multiplayer nel Presente
Sorrosyss, 14 aprile 2018
Tradotto da: Stefania


Attenzione: Spoiler sulla saga.



Assassin's Creed non è estraneo al concetto di spinoff. Con l'introduzione di numerosi giochi per dispositivi mobili e della trilogia Chronicles, la serie non ha avuto paura di cercare opportunità al di fuori delle principali uscite single player. Tuttavia, ad oggi non c'è stato un tentativo "tripla A" di fare una cosa simile. Dopotutto, se si dà un’occhiata a come Ubisoft ha gestito l'IP di Tom Clancy, questa si è estesa da Rainbow Six a Splinter Cell, Ghost Recon e The Division. Con il grande successo di Origins, ci si deve quindi chiedere quali nuove e possibili idee potrebbero ora emergere visto che i fan continuano a chiedere di più.

Dal mio punto di vista, c'è un concetto in cui possiamo combinare tre aspetti unici della serie in un nuovo gioco spin-off, vale a dire:

  • Gioco Multiplayer


  • L'ambientazione del presente


  • La Community


Lasciatemi, però, fare una premessa per essere chiara. Questo concept non vuole in alcun modo sostituire le uscite per giocatore singolo esistenti. Questa è puramente un'esplorazione di ciò che potremmo avere in aggiunta, un punto di incontro in cui convogliare le trame provenienti dalle uscite trans mediatiche e soprattutto qualcosa da dare ai fan tra un gioco principale e l'altro.


RINASCITA DEL MULTIPLAYER

Fonte: ubergizmo.com)



La componente multiplayer fu originariamente aggiunta ad Assassin's Creed nel 2010 con il rilascio di Assassin's Creed: Brotherhood. Offrendo un'esperienza di gameplay unica, il tradizionale multiplayer fu incluso in ogni gioco fino ad AC:IV Black Flag nel 2013. Poi nel 2014, con Unity, fu sperimentato un sistema cooperativo. E da allora... più niente.

Nel 2015, Syndicate uscì solamente in versione single-player e nel 2017, con Origins, è stato lo stesso.

Dunque, cosa è successo al multiplayer della saga? Verosimilmente, l'interesse per le iterazioni annuali del multiplayer stava forse iniziando a svanire, dato che la visione d’insieme era piuttosto limitante. Ciononostante la risposta più ovvia è che nella corsa per rilasciare il gioco annualmente, questa componente è diventata vittima di scadenze e risorse limitate. Ci sono stati, però, una manciata di commenti e di annunci da parte di Ubisoft a riguardo, che elenchiamo di seguito:


Giugno 2014

“Siamo orgogliosi della nostra comunità multiplayer per essere rimasta con noi e averci aiutato a migliorare sia la nostra presentazione che il nostro gameplay. Sappiate che apprezziamo molto la vostra dedizione e impegno. Infine, per favore tenete conto che non possiamo commentare sui futuri piani che abbiamo per la serie di AC. In quanto brand che va orgoglioso dei suoi misteri, complotti e ricchezza narrativa, dobbiamo mantenere un certo livello di segretezza su ciò che il futuro può o non può avere in serbo per voi.”

Source: Link


Maggio 2015

Yves Guillemot ha accennato al fatto che Ubisoft ha dei progetti futuri per il multiplayer di Assassin's Creed, ma ha detto che l'azienda non è ancora pronta a rivelarli.
"Non sappiamo e non possiamo dire nulla - ehm, sì, lo sappiamo, ma non possiamo ancora dire cosa accadrà", ha detto Guillemot.


Fonte: Link


Luglio 2016

Assassin's Creed Online: Alliance, un gioco online per dispositivi mobili ambientato durante il Rinascimento italiano, è stato annunciato al ChinaJoy 2016. Creato per il mercato cinese, il gioco permette di giocare nei panni di un assassino o un templare ed ha contenuti PVP. Da allora non si sono avute più notizie e molti pensano che sia stato cancellato.

Fonte: Assassin's Creed Wiki


Agosto 2016

"Non siamo stati i primi a fare un gioco open world, ma ci siamo subito resi conto che gli open world davano ai giocatori molta più libertà e scelte ed erano molto più divertenti", ha detto il CEO di Ubisoft Yves Guillemot. "Abbiamo anche visto che eravamo solo all’inizio del tentativo di sbloccare il potenziale di ciò che i giochi open world potevano offrire. [Il creative officer di Ubisoft, Serge Hascoet] voleva creare mondi come se fossero campi gioco, pieni di sistemi e giocattoli che permettessero ai giocatori di avere esperienze più personali da voler condividere con gli amici e la community"

Ubisoft ha anche visto il potenziale per potenziare gli open world ed il gioco sandbox aggiungendo a queste esperienze una connessione online persistente tra mondi e giocatori.

"Quando i giocatori sono connessi, possono incontrarsi con gli amici o incontrare nuove persone che condividono gli stessi interessi", ha detto Guillemot. "Possono giocare insieme, mettersi alla prova e anche aiutarsi a vicenda. Le persone trascorrono sempre più tempo in questi giochi sempre più grandi e spesso vogliono condividere le loro esperienze, giocare un ruolo attivo o sentirsi riconosciuti. Queste sono motivazioni importanti per molti dei nostri giocatori e sono alcuni dei motivi per cui la gente continua a tornare e passare più tempo in questi tipi di giochi."

"Assassin's Creed è sempre stato ambizioso nella sua produzione e siamo stati audaci nello spingere le innovazioni in molti aspetti dei nostri giochi e nello specifico nella componente online con Assassin's Creed Brotherhood e la nascita della modalità PvP, con Assassin's Creed 4: Black Flag e la sua meccanica asincrona o con Assassin's Creed Unity", ha detto il Game Director Benoit Lambert. "Come sviluppatori dobbiamo chiederci: 'Cosa dobbiamo mettere in atto per raggiungere il nostro obiettivo principale', che per noi è quello di immergere al meglio i nostri giocatori nei nostri universi."

"Ci saranno alla fine comunque nuove versioni o sequel per questi grandi e connessi giochi multiplayer", ha affermato l’Executive Producer Anne Blondel. "Ciò che è cambiato è che invece di pubblicare un gioco, avere persone che giocano e poi passano oltre dopo poche settimane, e poi iniziare a pensare a un sequel, ora pianifichiamo di offrire regolarmente contenuti e servizi post-lancio che mantengano i giocatori coinvolti e interessati al gioco per mesi o anche anni dopo la release iniziale."

"Se funziona bene, significa che i giocatori ottengono più divertimento e valore in cambio dei loro soldi e possono rimanere occupati con una community che ama condividere queste esperienze. Significa anche che possiamo prenderci più tempo per decidere se dobbiamo fare un sequel, che cosa si aggiungerà all'universo del gioco e se i giocatori lo vedranno abbastanza innovativo e da essere accettato da gran parte della community. Questo è il nuovo approccio su cui Ubisoft si sta concentrando ora."

"Guarda ai più grandi successi degli ultimi anni", ha detto Yves Guillemot. "GTA, Fallout, Destiny, Watch Dogs; al di fuori di Call of Duty e dei titoli sportivi, i giochi di maggior successo e acclamati sono open world: nel 2008 i giochi open world avevano meno del 10% del mercato, ora è il 33%. E quasi tutti i titoli più grandi e famosi hanno opzioni multiplayer o cooperative per i giocatori, nel caso in cui volessero giocarci.

"Siamo in una buona posizione per capitalizzare queste tendenze. Abbiamo grandi serie come Assassin's Creed, Far Cry, Watch Dogs e Rainbow Six. Stiamo lanciando The Division e abbiamo Ghost Recon, For Honor e un altra nuova IP all'orizzonte. Ora non possiamo deludere con tutte queste fantastiche serie e dobbiamo assicurarci che abbiano il livello di qualità e innovazione che entusiasmino i giocatori e li facciano tornare in cerca di qualcosa di più."


Fonte: Link


Marzo 2017

È stata proposta una domanda sul multiplayer durante un Reddit AMA con Azaïzia Aymar - Responsabile dei Contenuti per Assassin's Creed:

"La decisione di eliminare il multiplayer è stata una cosa temporanea per facilitare il salto verso la Next-Gen con Unity o l'intenzione era quella di rifocalizzare Assassin's Creed sulle sue radici single-player in modo più permanente?"

“Beh, la domanda è interessate, per adesso non abbiamo, nel breve periodo, piani specifici per reintrodurre una componente simile” - Azaïzia Aymar

Fonte: Link


Quindi cosa succede ora? Il ritorno della modalità "multiplayer" nei giochi principali sembra improbabile, almeno nel breve periodo. Ma se potessimo trasformarlo in qualcosa di più?

Se guardiamo i trofei di Playstation per Unity, l'ultimo gioco con il multiplayer, ci imbattiamo in alcune statistiche interessanti. Ad esempio, sappiamo dal trofeo "The Baguette Boyband" che quasi il 50% dei giocatori ha almeno provato la modalità cooperativa. Anche se questa è pura speculazione, se lo convertiamo in numeri grezzi in termini di cifre di vendita, milioni di giocatori avrebbero teoricamente almeno un interesse nel multiplayer andando avanti. Questo è un solido punto di partenza per una nuova IP, senza contare il numero di nuovi giocatori che potrebbero essere interessati al di fuori della base dei fan già consolidata. Con questo in mente, sarebbe così folle se Ubisoft dovesse creare un titolo multiplayer autonomo?

Ubisoft stessa ha spinto pesantemente in questa direzione, in linea con la sua visione di creare mondi connessi online. The Division, For Honor, Watch Dogs 2, Ghost Recon: Wildlands - tutti giochi principali di Ubisoft che hanno il multiplayer. Eppure la serie più importante rimane a bocca asciutta. Il mondo di Assassin's Creed è così diversificato e vario, ma cosa potrebbe effettivamente funzionare tematicamente per noi, se il multiplayer dovesse essere notevolmente ampliato in un gioco tripla A?


LA PORTATA

Fonte: FextraLife.com


Negli ultimi anni, Ubisoft ha inviato dei sondaggi ai consumatori e talvolta sono emerse alcune domande interessanti. Abbiamo sentito parlare di mondi on-line persistenti, assassini personalizzabili, eroi maschi o femmine. Anche uno dei producer ha menzionato quanto volesse fare un MMO su Assassin's Creed. In breve, è chiaro che il concetto del multiplayer è stato almeno considerato dietro le quinte.

Togliamoci questa cosa subito di mezzo, però. Il modello Massively Multiplayer Online (MMO) usato da giochi come World of Warcraft non sarebbe probabilmente in linea con Assassin's Creed. Francamente, la vista di un centinaio di assassini che saltano sui tetti non sarebbe altro che una presa in giro della guerra segreta tra i Templari e gli Assassini. Gli MMO in genere non funzionano troppo bene su console, specialmente con le hot key che accrescono fino a 20 o 30 abilità. No, ciò di cui abbiamo bisogno è qualcosa che mantenga l'essenza del gameplay di Assassin's Creed, ma che lo espanda. Qualcosa che lo renda più persistente e più coinvolgente. A mio parere, Ubisoft dovrebbe guardare ad eccellenti esempi dell'industria dei videogame come Grand Theft Auto Online e Destiny - e andare nella direzione di spazi multiplayer online persistenti. Limitare la quantità di giocatori per area rende la tecnologia molto più facile da implementare nella generazione attuale di console, così come impedire che troppi assassini siano nello stesso luogo contemporaneamente. Entrambi questi giochi, così come The Division, hanno avuto un enorme successo usando questo tipo di modello di multiplayer. Con la modalità cooperativa di Unity, credo che Ubisoft abbia già potenzialmente testato le funzionalità dei titoli futuri. In effetti, sappiamo anche che lo Snowdrop Engine utilizzato da The Division è disponibile anche per i team di Assassin's Creed.

Un'esperienza online persistente permetterebbe di modificare a proprio piacimento la propria storia e renderebbe i propri sforzi rilevanti in vista del rilascio dei successivi DLC o giochi. Ad esempio, un gioco come Destiny consente ai suoi giocatori di giocare il gioco principale sia da soli che in co-op. Il personaggio che si crea passa da un'espansione all'altra e viene persino trasferito nel sequel. Questo è un modello che ritengo Ubisoft debba considerare con molta attenzione. Essere in grado di sperimentare la storia di Assassin's Creed da soli o in modalità cooperativa sarebbe incredibile. Il continuo successo di vendite di GTA V, uno dei best seller del 2017, è in gran parte attribuito al continuo supporto al suo modello online. È certamente la direzione in cui il resto dell'industria dei videogame sta iniziando ad andare per i titoli open world e ci si aspetta che giochi come Red Dead Redemption 2 e Cyberpunk 2077 abbiano consistenti modalità multi giocatore dedicate.

Quindi come potrebbe funzionare teoricamente? Beh, iniziamo con l'ambientazione.


IL PRESENTE



Quante volte abbiamo visto i fan chiedere a gran voce un gioco ambientato nel presente? Quante volte si sono lamentati che le storie non dovrebbero essere spostate nei fumetti / film / romanzi, ma rimanere nei giochi stessi? Quante volte abbiamo lamentato poca attenzione nei confronti del presente rispetto al gameplay della parte storica? Ecco una brillante occasione per usare il presente come base per uno spin off. Nello spazio multiplayer, la storia per sua stessa natura sarà molto più ridotta ed episodica. Quindi perché non usare il Presente? Dateci delle grandi città moderne in cui muoverci liberamente. AC ha già unameccanica che permette di mirare con pistole/archi e Syndicate ha introdotto i veicoli. È un piccolo passo verso le auto.

A seconda delle città del mondo in cui potremmo sperimentare l'ambientazione del presente, l'uso e il trasporto di armi da fuoco potrebbero essere illegali. Con le due fazioni segrete che cercano di non attirare l'attenzione su di sé sui moderni apparati di sorveglianza, l'attenzione sulla social stealth sarebbe enorme. Il dover nascondere le armi significherebbe un forte ritorno alla Lama Celata e farebbe sì che il gioco si concentrasse fortemente sul combattimento corpo a corpo. Questo a sua volta aiuterebbe a distinguersi dalla miriade di sparatutto già presenti sul mercato.

Con la il ritorno prepotente degli headset per la realtà virtuale nel gaming moderno, far si che Abstergo abbia deciso di rilasciare una nuovo visore Animus come "esperienza di gioco" sarebbe una trama molto coerente. E' qui che noi, i giocatori nel presente, entriamo in gioco. È quindi tempo che ognuno di noi crei il proprio protagonista.

Giochi come Mass Effect e Dragon Age gestiscono questo tipo di personalizzazione del personaggio principale molto bene. Permettere al giocatore di creare un uomo o una donna, dare loro una voce e un aspetto specifico e unico, tutto questo aggiunge un ulteriore livello di immersione nell'esperienza di gioco. Per questo motivo, una grande quantità di giocatrici si rivolgono a questi tipi di titoli. È un mercato inesplorato che Ubisoft potrebbe iniziare ad esaminare con questo setup, dato che, Aveline e Shao a parte, gran parte dei protagonisti dei giochi è costituita da maschi bianchi.
Sarebbero disponibili acconciature, abiti, armi, nonché la possibilità di personalizzare i nostri personaggi in diversi periodi storici all'interno dell'Animus al fine di ottenere un'esperienza personalizzata.

Ogni giocatore si connetterebbe attraverso i server Helix e attraverso l'Effetto Osmosi le persone svilupperebbero le abilità dell'esperienza che stanno vivendo attraverso un tutorial. In tal modo, attirerebbero l'attenzione di alcune famigerate entità...



LE FAZIONI



I giocatori verrebbero alla fine contattati dagli Assassini o dai Templari. Verrebbe loro offerta, quindi, la scelta di unirsi ad uno dei due gruppi.

Le fazioni presenterebbero piccole differenze dal punto di vista estetico, ad esempio gli Assassini avrebbero accesso solo a cappucci e lame celate ed i Templari a maschere e pugnali. Se fossero troppo diversi, ad esempio dando ai Templari armi migliori, allora nascerebbero tutta una serie di problemi di bilanciamento che sarebbe più semplice evitare.

Mi sembra molto interessante che negli ultimi anni i Templari siano stati gradualmente più al centro dell'attenzione nella storia, addirittura con un loro romanzo e una loro serie di fumetti. Abbiamo visto Assassini passare dalla loro parte (Shay), personaggi con un proprio fine ed obiettivo (Elise) e talvolta alcuni hanno collaborato con gli Assassini (Haytham). Questo ci ricorda che da ogni lato di un conflitto c’è spesso una varietà di personaggi buone e cattive. I Templari non sono più trattati in termini di bianco o nero, ma con sfumature di grigio. Alcune delle loro azioni recenti addirittura sembrano nobili agli occhi di alcuni giocatori.

Ubisoft ha bisogno di due fazioni completamente funzionali dai punti di vista del gameplay e della narrativa. Assassin’s Creed Rogue ha appena toccato il potenziale della trama "dell’altra fazione". Se la serie in futuro permettesse di scegliere una delle due fazioni, questo aprirebbe la strada ad un nuovo livello di narrazione. Soprattutto se si decide di giocare da entrambe le parti e sperimentare dove potenzialmente le strade si potrebbero incrociare.

Una volta scelto da che parte stare, verremmo catapultati nella lobby del presente. Circondati da altri giocatori all'interno dell’hub della nostra fazione (come ad esempio un ufficio Abstergo o un nascondiglio degli Assassini), potremmo scegliere di entrare nell'Animus da soli oppure scegliere di collaborare con gli amici o attraverso il matchmaking. Ci potrebbero anche essere territori dar attaccare e difendere all'interno della città per incoraggiare alcune battaglie tra le fazioni nel presente.

Infine, perché non metterci dentro alcuni dei minigiochi classici? Potremmo aggiungerli agli hub sociali e portare Nine Men's Morris nel presente! Questo sarebbe perfetto per quei giocatori che vogliono solo rilassarsi lontano dalle attività più pesanti che vengono offerte e incoraggerebbe la socializzazione (o forse il gioco di ruolo per coloro che ne sono appassionati).



AMBIENTAZIONI NELL'ANIMUS




I giocatori avrebbero la possibilità di visitare diverse epoche e luoghi all'interno dell'Animus e Ubisoft ne potrebbe aggiungere di nuovi col passare del tempo. Al fine di accelerare i tempi di sviluppo, si potrebbero riprendere le città o le mappe di giochi precedenti come Gerusalemme, Roma, New York, Londra e Parigi per iniziare.

All'interno di ogni ambiente i giocatori potrebbero quindi creare e personalizzare il proprio Assassino o Cavaliere Templare e seguire una nuova storia legata alla sua fazione durante quell'epoca. Poiché la saga già separa le missioni in sequenze specifiche, dovrebbe essere relativamente semplice permettere di scegliere se giocare una missione da soli o in cooperativa. Magari durante una partita in co-op potrebbero essere aggiunte opzioni di dialogo per dare a ciascun membro della squadra la possibilità di parlare durante le cutscene.

Le città principali diventerebbero anche aree da esplorare liberamente. Da qui sarebbe possibile intraprendere molte attività, sia PVE che PVP (ne parleremo più avanti) o addirittura iniziare a farsi un nome acquistando un pezzo della città attraverso le ristrutturazioni delle varie aree (come avveniva nei primi giochi della saga).



LA STORIA PRINCIPALE



La "Guerra Segreta" (Secret War, come l’ho soprannominata) è una continuazione naturale dell'eterno conflitto tra Assassini e Templari, poiché la battaglia tra libertà e controllo per l'umanità non finirà mai. Con una battaglia costante per ottenere i Frutti dell'Eden, la ricerca attraverso il passato ed il presente per ottenere frammenti di dati su di essi è sufficiente a far si che i giocatori abbiano la necessità di rivisitare un Animus.

Al momento Giunone è ancora intrappolata nel " Grigio". Se dovesse sopravvivere agli eventi dei fumetti, mirerebbe a schiavizzare l'umanità e ridare agli Isu la loro gloria perduta con un Nuovo Eden. Come principale antagonista della serie, è una nemica comune ad entrambe le fazioni. Poiché i giocatori sono costantemente in contatto con il Grigio, Giunone potrebbe attaccare i giocatori forse utilizzando delle Fratture (Rift) o interrompendo le simulazioni per mettere i giocatori a rischio con pericoli ambientali o semplicemente distruggendo il mondo che li circonda.

Questo apre ad una moltitudine di possibilità per i giocatori. E se i giocatori avessero la possibilità di abbandonare la loro attuale fazione e di aderire agli Strumenti? Potremmo finire per visitare l'Eden ed altre simulazioni Isu? Forse vari aldilà come abbiamo visto nella Maledizione dei Faraoni? È un'eccellente opportunità anche per i combattimenti contro i boss, in quanto Giunone potrebbe creare super umanoidi o creature mitiche che richiederebbero un lavoro di squadra e la presenza di più giocatori per essere sconfitti.

Oltre all'infinita guerra invisibile tra le due fazioni, la presenza di Giunone aggiungerebbe un collegamento narrativo anche alla saga principale. Unity ha fortemente insinuato che sia Desmond che Clay sono vivi all'interno del Grigio. Se è così, si tratterebbe di un'opportunità intrigante per i giocatori di interagire con i personaggi dei giochi passati. Sono sicura che a molti giocatori piacerebbe giocare nuove missioni e storie con i loro vecchi beniamini. Con le Fratture potremmo anche avere la possibilità di vedere Assassini o Templari da diverse epoche che si uniscono contro Giunone e magari un intero gruppo di essi che viene trasportato nell'Eden per combattere contro di lei (c'è qualcuno a cui piacerebbe un team con Ezio ed Edward?).

Con la serie di Watch Dogs anch'essa ambientata nel presente, potrebbe anche essere possibile anche un crossover. DedSec e Blume potrebbero magari comparire nella nostra componente del presente.



PROGRESSIONE DEI PERSONAGGI



I giochi più recenti della serie hanno già esplorato diversi metodi di progressione che ritengo funzionerebbero bene in un ambiente online. Origins ha fatto un ulteriore passo avanti con un sistema di loot in stile GDR, che si traduce molto bene in un sistema di progressione del multiplayer.

  • Progressione attraverso gli XP (punti esperienza): per questo vedo qualcosa di simile a Grand Theft Auto Online. Solo si tratterebbe di livelli di sincronizzazione. Semplicemente giocare farebbe guadagnare XP, come ad esempio acciuffare un ladro, fare un salto della fede, giocare a dei mini giochi, o correre per lunghi periodi. Così facendo, aumenteremmo il livello del nostro personaggio, oltre ad essere premiati per le attività di gruppo in PVE e PVP. Col tempo, aumenteremmo di potenza e abilità, quindi ad esempio l'altezza del salto e la velocità della corsa potrebbero migliorare gradualmente nel tempo. Potremmo personalizzare ulteriormente il personaggio con un albero delle abilità.


  • Equipaggiamento: Unity presentava diversi oggetti da sbloccare portando a termine determinati obiettivi e qualcosa di simile funzionerebbe anche qui. Avere oggetti che offrono miglioramenti significativi al nostro personaggio, sia che si tratti di miglioramenti alla velocità, all'altezza del salto, alla salute o al danno durante il combattimento, si è spesso dimostrato un sistema attraente utilizzato da molti altri giochi per mantenere i giocatori interessati al gioco. C'è anche il potenziale per un dignitoso sistema di crafting, come abbiamo visto con il sistema di caccia di AC3 ed Origins.


  • Sviluppo della Fazione: completare delle missioni per la fazione che abbiamo scelto dovrebbe essere gratificante e potremmo guadagnare vantaggi per i nostri personaggi principali nel presente. Forse titoli per i giocatori (Gran Maestro), appartamenti speciali o abiti, come un cappuccio particolari per gli Assassini, o per esempio, una maschera per i Templari (in stile Shay). Questa è un'occasione importante per introdurre il Base Building, al fine di potenziare il proprio hub nel tempo o essere in grado di reclutare assistenti NPC, in modo simile alle meccaniche della Confraternita dei vecchi giochi AC.


Come con GTA, salire di livello aprirebbe varie opzioni di personalizzazione per quel che riguarda abbigliamento, acconciature, uniformi ed oggetti storici per i nostri avatar virtuali Helix. Per incoraggiare le vendite del crossover, forse potremmo sbloccare alcuni elementi esclusivi dai giochi single player per ricompensare anche i giocatori che sono stati fedeli alla saga.



PVE



La storia principale e l'esperienza co-op sarebbero animate dal PVE (Player Versus Environment).
Prendendo esempio dalla co-op di Unity, potremmo introdurre brevi esperienze narrative che consentano ai giocatori di giocare da soli o di collaborare insieme ad altri amici. Questo sarebbe un territorio perfetto per delle squadre che consentano dei camei da parte di Assassini e Templari dei precedenti titoli.

La squadra di quattro persone vista in Unity potrebbe essere l’ideale. A questa si aggiungevano specializzazioni come il combattimento ravvicinato (melee), a distanza (ranged), la furtività (stealth), ecc..., che sono molto simili agli archetipi delle classi visti in molti MMORPG. Ritengo che questo sistema possa funzionare bene in un mondo “persistente”, in cui ognuno potrebbe avere un ruolo determinato all'interno del proprio team.

Potrebbero essere create delle missioni di Assassinio, dove è necessario lavorare insieme per eliminare un bersaglio. O anche delle missioni di Rapina, con cui sconvolgere le operazioni della fazione avversaria. Queste potrebbero essere simili ai raid degli MMO, con i team che si dovranno impegnare a fare un perfetto lavoro di squadra per superare i nemici e le situazioni difficili. Potremmo anche rigiocare le missioni della storia principale aumentando il livello di difficoltà, magari con elementi randomizzati per far rimanere i giocatori interessati al gioco e dare ai contenuti una ventata di aria fresca. Tali attività potrebbero premiarci con equipaggiamento e ricompense unici.



PVP



Ecco dove tornerebbe a fare la sua comparsa il multiplayer tradizionale. Potrebbero essere reintrodotte tutte le varie modalità di gioco dei quattro capitoli in cui è stata sviluppato il multiplayer. Ma se venissero riutilizzate alcune delle vecchie meccaniche per delle nuove modalità? Che ne direste di battaglie navali che coinvolgono flotte di giocatori? Corse di cavalli? Gare di parkour? Le possibilità sono infinite.
Fortunatamente, la serie ha già una grande molteplicità di missioni di vario tipo che potrebbero funzionare ugualmente bene in un PVP basato sulla competitività tra fazioni nella modalità free roam:

  • Missioni di scorta - una fazione attacca, l'altra difende.
  • Controllo di un'area - Un classico “Difendi la Torre”, con le fazioni che fanno a turno tra attaccanti e difensori.
  • Rubare un manufatto per primi - i corridori più veloci e i saltatori più abili eccellerebbero in queste gare.
  • Uccidi un bersaglio - Entrambe le squadre devono entrare in un forte. La prima che sconfigge le guardie ed uccide il leader vince. (PVPVE)
  • Classico multiplayer stealth dai giochi precedenti, con modalità quali Wolfpack.
  • Qualcosa di simile a Watch Dogs, dove il team di una fazione avversaria può "invadere" la partita del giocatore nella modalità free roam.
  • O addirittura un'arena deathmatch aperta a tutti in stile Dark Zone in The Division. Dove tutti possono partecipare come meglio credono.




LA COMMUNITY



La serie ha già tentato precedentemente di coinvolgere i fan a vivere nel mondo di gioco con il progetto Initiates, terminato nel 2015. Questo progetto era diventato estremamente popolare tra i fan hardcore in quanto il livello di immersione nella lore che consentiva era davvero memorabile. Avremmo bisogno adesso di portare questo principio ad uno step successivo e fare un salto della fede verso un mondo di gioco "live".

Ubisoft ha già la piattaforma e la tecnologia necessaria per creare un mondo online persistente. Lo ha già fatto con The Division, dopo tutto. Ha anche l'Ubisoft Club, che copre tutte le piattaforme di gioco e tiene traccia delle statistiche e delle progressioni dei giochi passati – che a sua volta in futuro potrebbero giovare ai giocatori ed anche consentire degli aspetti di integrazione sociale nel gioco.

Ambientare il tutto nel presente permetterebbe di utilizzare telefoni cellulari e tablet per sperimentare questo universo al di fuori del gioco. Le Companion App potrebbero effettivamente espandere in modo adeguato l'universo di gioco, consentendo ai giocatori di creare gruppi con gli amici per contenuti, gilde o addirittura contratti per dare la caccia ad altri giocatori per ottenere delle ricompense. Saremmo in grado di comunicare nel mondo reale con altri membri della fazione. Forse completare mini puzzle sul nostro telefono per aiutare la nostra fazione o addirittura ottenere punti esperienza per il nostro account - per quei momenti in cui siamo bloccati al lavoro o a scuola.
L'utilizzo di social media potrebbe anche promuovere a buon mercato la "Guerra Invisibile" e incentivare più giocatori ad ingrossare i ranghi online. Si potrebbe anche ampliare la trama lasciandoci rintracciare ed interagendo con personaggi del mondo del gioco (immaginatevi l'account Twitter di Otso Berg!). Permetterebbe ai giocatori di condividere la loro passione con i loro amici, oltre a fare pubblicità ad Ubisoft e promuovere la componente online. L'Ubiworkshop potrebbe anche offrire articoli esclusivi per i giocatori più meritevoli.



SVILUPPO



Quindi come potrebbe Ubisoft organizzarsi per sviluppare una cosa del genere? Beh, sappiamo già che hanno Montreal come studio principale, per cui potrebbero essere responsabili del presente e degli archi narrativi della storia. Gli studi secondari (ad esempio Annecy e Sofia) potrebbero essere responsabili della creazione di una mappa / timeline a testa, aggiungendone di nuove nel tempo - siano esse DLC o espansioni. Data l'impopolarità delle microtransazioni, sarebbe opportuno che le espansioni fossero a pagamento. Così Ubisoft ne ricaverebbe un beneficio finanziario e i giocatori avrebbero la possibilità di scegliere quali mappe acquistare e quali storie giocare. Poiché Ubisoft potrebbe rilasciarle probabilmente più velocemente rispetto ai giochi principali, i giocatori riceverebbero periodicamente nuovi contenuti più velocemente e si sentirebbero più coinvolti e immersi, in quanto sarebbero i LORO personaggi e le LORO storie a progredire.

Con ogni rilascio di un titolo single player, Ubisoft avrebbe una nuova città/mondo che potrebbe essere usata dal team del multiplayer per essere convertita per il gioco online. Con il mondo persistente questo fornirebbe continuamente dei contenuti nuovi. Ma come per GTA Online e Far Cry 5, se potessimo avere i nostri strumenti per la creazione di contenuti, potremmo creare le nostre personali sfide di parkour, tiri a segno, mini avventure e allo stesso tempo dare dei punti esperienza ai giocatori per il loro divertimento e coinvolgimento a lungo termine. Sicuramente contribuirebbe a stimolare la creatività all'interno della community, oltre a mettere in luce potenziali talenti per Ubisoft. Potremmo fare un ulteriore passo avanti e consentire anche alcune mod, come gli abiti personalizzati. Alla fine, è un modo per i giocatori di estendere in ultima analisi la durata e la varietà dell'universo di gioco con le loro stesse mani. Il team di Assassin's Creed è chiaramente aperto all'esplorazione di questi aspetti, come si può vedere con il Pannello di Controllo dell’Animus, recentemente annunciato per Origins, che consente ai giocatori di personalizzare vari elementi del gioco per promuovere la rigiocabilità

Le microtransazioni sarebbero inevitabilmente usate per coprire i costi di gestione e lo sviluppo a lungo termine di un tale titolo multiplayer online persistente. In questi casi potrebbero essere offerti vestiti speciali, veicoli, valuta in-game o mappe esclusive per un tempo limitato. Alla fine, molti fan stanno già comprando fumetti, libri o film per vivere e godersi la saga. Questi piccoli acquisti verrebbero semplicemente reindirizzati nel mondo di gioco, l'arena in cui la maggior parte dei fan vuole comunque conoscere la storia della saga.



CONCLUSIONE



Dopo aver trascorso tanti anni nell'universo di Assassin's Creed, ora sembra opportuno che tutti noi ci riuniamo e creiamo le nostre storie personalizzate all'interno della saga. Con il nostro personaggio che fa parte della serie, non dovremo più dire addio all'eroe principale ogni volta, ma invece potremmo guardare con trepidazione alle avventure future nella nostra storia, oltre ad avere la possibilità di giocare insieme ai nostri amici. La bellezza di tutto questo è che i nuovi giocatori potrebbero tranquillamente venire a conoscenza della storia al loro ritmo, senza dover acquistare titoli precedenti o storie varie nei prodotti transmediatici. Sarebbe tutto contenuto qui, con ogni patch che estende la storia verso il futuro.

Questa proposta non vuole in alcun modo sostituire gli eccellenti titoli single player, ma credo fermamente che la saga sia abbastanza forte per sostenere un titolo spin-off multiplayer, in particolare se ambientato prevalentemente nel presente della saga, ambientazione molto apprezzata dalla fanbase. Ubisoft si sta chiaramente rivolgendo verso un mondo “vivo” per i propri titoli futuri. In passato è stato ipotizzato che The Division e For Honor fossero dei test di prova tecnici per i futuri giochi di Assassin's Creed e suppongo che ci siano prove che lo confermano: For Honor funziona su AnvilNext per esempio con il PVP 4v4. Essendo il franchise di punta di Ubisoft, Assassin's Creed è pesantemente assente dai mondi offerti dalle altre IP di Ubisoft e dal vero e proprio modello di live game service del futuro. Non posso fare a meno di pensare che abbia bisogno di salire a bordo del carro di questo tipo di giochi.

Questo concetto alla fine darebbe una nuova casa sia al Presente che al Multiplayer e combinato con la creatività della community, ritengo che questo sia un concept che potrebbe interessare i fan esistenti e a quelli nuovi. È giunto il momento che Assassin's Creed riprenda e faccia rinascere alcune delle sue funzionalità più popolari e che tutti i fan si alzino in piedi e siano letteralmente una parte del suo futuro narrativo.

(Un ringraziamento speciale a BrunoHM per avermi aiutato a visualizzare questo concept con i suoi ottimi modelli di interfaccia utente!)









comments powered by Disqus


SEGUICI SU
FacebookTwitterGoogle+YouTube


PAGINA FACEBOOK


LAST COMMENTS