Assassin's Creed: Valhalla - L'assedio di Parigi - Recensione no spoiler
Scritto da Sorrosyss, 11 agosto 2021




L'Assedio di Parigi è la seconda principale espansione narrativa per Assassin's Creed Valhalla, ed è anche la seconda offerta di questo tipo facente parte del Season Pass. Questa volta, il contenuto è stato creato principalmente dallo studio Ubisoft Singapore. All'interno di questa nuova narrazione, Eivor si reca in Francia e rimane coinvolta nella lotta politica tra i vichinghi ed i Franchi presenti in quei territori. Eivor dà anche una mano agli abitanti dei villaggi locali, che stanno organizzando una ribellione contro le oppressive forze militari dei Franchi.

L'area nord-occidentale della Francia è rappresentata molto bene, con diversi campi molto pittoreschi pieni di splendidi fiori. È stata una bella sorpresa vedere città di dimensioni decenti in questo caso, inclusa ovviamente la stessa Parigi, che in realtà è un bel ricordo delle nostre radici di parkour urbano della saga. Come previsto, c'è un forte riutilizzo delle risorse utilizzate nella mappa dell’Inghilterra, anche se ci sono sicuramente alcuni nuovi NPC e animali unici come i famosi cinghiali francesi. L'esplorazione si svolge allo stesso modo del gioco principale, anche se mi è capitato di avere circa sei puntatori blu / eventi del mondo che non si sono mostrati sulla mappa anche a seguito dello sblocco dei punti di osservazione. Ciò ha richiesto un po' di monotono girovagare senza meta per la mappa per individuarli, dato che sembravano tutti avere un raggio molto ridotto per far comparire la loro icona sulla bussola, anche se, lo ametto, questo potrebbe essere stato un piccolo bug.

Una nuova meccanica sgradita è l'aggiunta dei gruppi di ratti. Se sei piuttosto schizzinoso come me, essere investito da questi piccoli gruppi di ratti è piuttosto allarmante. Fortunatamente, possono essere contenuti se si bloccano gli ingressi da cui sono arrivati, ma alla fine per me sono stati semplicemente un fastidioso ostacolo che di solito ho cercato di evitare. Il rovescio della medaglia è una delle nuove abilità di combattimento che consente di evocare questi sciami di ratti contro i nemici, il che è stranamente soddisfacente. Parlando di nuove capacità, c'è l'aggiunta di un attacco con ginocchio volante (aggiunto con la patch rilasciata appena prima dell'espansione) che mi sono ritrovata ad usare abbastanza ampiamente. Aiuta davvero ad accorciare le distanze, specialmente sui nemici che scappano come gli arcieri.

In termini di nuovi personaggi principali, Eivor ne incontra diversi. Vengono presentati per la prima volta Toka, una donna vichinga davvero simpatica e nipote dello storico vichingo Sinric. Suo zio, Sigfred, è il capo principale dei Vichinghi in Francia e la sua sete di sangue ha lentamente creato tensioni nell'area. Dall'altra parte incontriamo Carlo il Grosso – che in questo periodo era l’imperatore dell'Impero Carolingio – e incontriamo anche sua moglie, Riccarda di Svevia. Infine, c'è Pierre che gestisce la suddetta cellula di ribelli.

La ribellione stessa è una catena di missioni separata dalla trama principale. Essenzialmente si tratta di eseguire missioni in stile raid con un piccolo gruppo di ribelli per intercettare un gruppo nemico, eliminare i nemici in un accampamento / un singolo NPC o rubare alcune prove. In tal modo, si ottiene della valuta che può essere spesa in equipaggiamento, oggetti cosmetici o per acquistare potenziamenti per la propria piccola squadra ribelle. Anche se questo inizialmente sembra essere un divertente dispendio di tempo, sfortunatamente si può intraprendere solo una singola missione alla volta. In modo esasperante, questo porta a dover viaggiare avanti e indietro dagli NPC che rilasciano le missioni ogni volta che se ne completa una. Il sistema
sembra piuttosto mal progettato in questo senso, specialmente quando si poteva invece prendere più missioni dello stesso tipo contemporaneamente nel DLC ambientato in Irlanda. Il completamento della serie di missioni dei ribelli richiederà di portare a termina circa 30 di queste missioni, ma il costante avanti e indietro, insieme alla ripetitività delle missioni stesse, fa sembrare tutto questo molto più complicato di quanto dovrebbe essere.

Per fortuna il design delle missioni della trama principale è molto più interessante. I fan probabilmente sapranno che la struttura della missione in stile "Black Box" è stata riportata alla luce per questa espansione. Ciò significa essenzialmente che quando devi assassinare un bersaglio primario, ti vengono offerte più strade per farloo. Ciò richiede che il giocatore svolga un lavoro di indagine nell'area circostante, intervistando testimoni, trovando ingressi/chiavi/password segreti: è tutto molto divertente e ti fa davvero ricordare i giochi più classici della saga. Spesso, dedicando del tempo extra a queste missioni, vieni ricompensato da alcuni assassinii speciali in stile molto cinematografico che di solito coinvolgono alcune meccaniche di furtività sociale. Francamente, questo è un ritorno molto gradito nella saga e spero davvero di vederne di più per instillare davvero quei temi in stile Assassino che amiamo nel gameplay.

In termini degli Assassini / Occulti, questi sono abbastanza assenti, ad eccezione di un Bureau abbandonato. Non c'è nemmeno un menu
in stile Figli di Danu o Ordine degli Antichi da sconfiggere questa volta, ed è altrettanto assente vistosamente un qualche tipo di gruppo di proto-Templari - anche se si potrebbe ipotizzare che il nuovo e segreto gruppo dei Bellatores Dei, introdotto nel DLC, potrebbe farne le veci. È un peccato perché con il ritorno di più meccaniche e missioni nel pieno stile degli Assassini, sarebbe stato bello vedere molto di più del nostro tanto amato meta conflitto. Naturalmente questa è una recensione senza spoiler, quindi non entrerò nei dettagli (soprattutto perché tratteremo l'analisi narrativa in un prossimo articolo), ma come avviene nel gioco principale e nel DLC dell’Irlanda abbiamo ancora una volta Eivor che gioca a fare la creatrice di Re. Questo tipo di tram sta diventando un po' ripetitiva ormai, poiché so che molti fan volevano che Eivor si unisse agli Occulti sin dall'uscita del gioco principale.

In termini di trama storica, quanto mostrato nel DLC è abbastanza interessante, anche se l'omonimo Assedio di Parigi non è presente per
così tanto tempo all'interno della storia stessa. In termini di tempo di gioco complessivo, probabilmente ci si attesta intorno alle circa 10 ore per completare tutte le trame principali. In effetti, mi ci sono volute un totale di circa 13 ore per completare appieno tutte le attività sull'intera mappa. A tal proposito, sebbene rimanga ancora una solida quantità di contenuti e un buon rapporto qualità-prezzo, questa espansione ha una mappa ed un numero di obiettivi relativamente più piccoli rispetto a quelli di L’Ira dei Druidi. Purtroppo, l'espansione mantiene anche la stessa instabilità generale del gioco principale, e ho subito alcuni crash anomali durante il mio tempo di gioco.

In termini di contenuti narrativi, purtroppo non c'è alcun elemento di trama sugli Isu, il che è sorprendente considerando che Saint Denis fa parte della mappa di questa espansione, che molti di voi ricorderanno dal DLC di Unity Dead Kings. Non ci sono nemmeno vere e proprie trame mitologiche o mistiche, il che porterà ad un sospiro di sollievo o ad un moto di delusione a seconda del campo a cui appartienete nel fandom di Assassin's Creed.

Nonostante gli eventi storici descritti nell'espansione si siano svolti successivamente a quelli mostrati nel finale di Valhalla, sarete rattristati di apprendere che gli eventi in Francia non offrono una ulteriore continuazione alla conclusione del gioco principale. Al contrario, seguendo la tendenza stabilita da L’Ira dei Druidi, questa espansione viene nuovamente trattata come se stesse accadendo in parallelo al gioco principale, con i nuovi personaggi che purtroppo chiamano in causa personaggi che in realtà sono già morti nella trama del gioco principale (come lo Jarl Hemming).


Inoltre, in questa espansione Eivor cita e crede ancora nel Valhalla, il che è piuttosto significativo. Purtroppo non ci sono nemmeno contenuti nel presente. Come con l'Irlanda, questa storia è autosufficiente e autoconclusiva e non ha alcun impatto sulla trama più ampia. A questo proposito, posso immaginare che molti giocatori non sentiranno lo stesso livello di interesse e coinvolgimento nella narrazione, soprattutto perché i DLC di Assassin's Creed Odyssey, al contrario hanno portato avanti la trama del gioco principale con ogni uscita. Di conseguenza, in questi termini, L'Assedio di Parigi non fa proprio una bella figura.

Tutto sommato, comunque, si tratta di un'esperienza solida e divertente per un'espansione, ma il suo stesso essere autoconclusivo significa anche che i fan possono facilmente aggirare ed evitare questo contenuto senza alcun impatto reale sulla loro storia principale di Eivor. (Fortunatamente Ubisoft ha recentemente confermato che avremo ulteriori espansioni della storia nel 2022.) Se avete sempre desiderato vivere la Parigi medievale come ambientazione, vale sicuramente la pena di dedicarci del tempo.
L'Assedio di Parigi è disponibile dal 12 agosto su tutte le piattaforme di gioco. È acquistabile singolarmente o fa parte del Season Pass disponibile. I nostri sinceri ringraziamenti a Ubisoft per l'opportunità di accesso anticipato.






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